Il capo del DAP, dott. Stefano Michele De Michele, ha compiuto un sopralluogo in tre istituti penitenziari simbolo della Campania: Napoli Poggioreale “G. Salvia”, Santa Maria Capua Vetere e Napoli Secondigliano.
Il CON.SI.PE. era presente, pronto ad ascoltare le indicazioni sul piano trattamentale, ma soprattutto a portare la voce di chi, ogni giorno, fronteggia la realtà dietro le sbarre.
Quella voce racconta una verità amara: un sistema piegato da una storica carenza di organico e da criticità ormai strutturali. Ad aggravare il quadro, un sovraffollamento record del 130% e una sanità penitenziaria allo stremo, priva di personale e di strumenti tecnologici adeguati.
Le visite effettuate nei giorni 7, 8 e 9 agosto hanno inoltre messo in luce un ulteriore aspetto critico: la sicurezza interna è costantemente a rischio se non si interviene con un serio piano di deflazione della popolazione detenuta e con soluzioni concrete e dedicate per la gestione dei detenuti affetti da patologie psichiatriche.
“Dal dott. De Michele ci aspettiamo un’azione concreta, che parta dal benessere del personale e non solo dalla gestione dell’emergenza”, dichiarano il vicepresidente Luigi Castaldo e il dirigente nazionale Vincenzo Santoriello.
Un Corpo di Polizia Penitenziaria già messo in ginocchio da anni di disattenzioni politiche non può accontentarsi di soluzioni tampone: serve una riforma vera, capace di restituire dignità e tutele a migliaia di donne e uomini che, con spirito di sacrificio e alto senso del dovere, continuano a garantire sicurezza e legalità anche quando tutto sembra remare contro.
Articolo pubblicato da Federica Annunziata il giorno 11 Agosto 2025 - 09:34
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