Napoli – Prima svolta per l’aggressione brutale subita dall'ingegnere Raffaele Di Giacomo davanti ai suoi figli e all'anziana madre tre notti fa a Fuorigrotta.
La Polizia di Stato ha identificato e denunciato quattro persone, tra cui maggiorenni e minorenni, ritenute responsabili del violento pestaggio avvenuto lo scorso 26 agosto a Napoli.
La vittima, l'ingegnere Raffaele Di Giacomo, originario di Napoli ma residente a Milano, si trovava in città per incontrare la famiglia.Potrebbe interessarti
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Le polemiche e la paura di una città ferita
La vicenda, che ha fatto rapidamente il giro dei social e delle cronache locali, ha sollevato un'ondata di indignazione e paura. L'assenza di un motivo scatenante, la presenza di bambini e di una donna anziana, e la violenza gratuita usata dagli aggressori hanno scosso l'opinione pubblica, riaccendendo il dibattito sulla sicurezza a Napoli.
La vittima è stata trasportata d'urgenza all'ospedale Cardarelli in gravi condizioni, riportando un trauma cranico, lesioni facciali, la frattura del naso e numerosi traumi su tutto il corpo. Le sue condizioni, sebbene stabili, restano gravi.
L'identificazione di alcuni dei componenti della baby gang è il primo passo per dare una risposta concreta a un episodio che ha messo in evidenza la crescente aggressività di gruppi di giovani e giovanissimi, spesso privi di controllo e capaci di atti di inaudita violenza. Le indagini continuano per accertare l'esatta dinamica dei fatti e per verificare se altri soggetti abbiano preso parte all'aggressione.






Commenti (1)
E’ un triste episodio quello che è accaduto a Raffaele Di Giacomo, la violenza tra i giovani è un problema serio che riguarda non solo Napoli ma molte altre città in Italia. Bisogna trovare soluzioni e prevenire questi atti.