Campania
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14 Agosto 2025 - 12:25

Il vescovo di Acerra tuona contro gli incendi: “Criminali! Quali oscuri interessi dietro il rogo del Vesuvio?”

Di Vincenzo Scarpa

Un grido di dolore e rabbia si è levato dall’altare della Basilica di Santa Maria a Pugliano, a Ercolano, all’alba della festa dell’Assunta. Monsignor Antonio Di Donna, vescovo di Acerra e figlio di questa terra, ha parlato davanti ai fedeli e alle autorità di uno scempio che si ripete, paragonando il rogo dei giorni scorsi a quello devastante di otto anni fa.

“Criminali! Disonesti!”, ha tuonato, indicando con “ragionevole certezza” la matrice dolosa dell’incendio che ha ferito il Vesuvio. Ha ringraziato le forze impegnate nello spegnimento e ammonito la politica, accusando leggi e strumenti di essere ancora troppo deboli per fermare simili tragedie. Per Di Donna, non si tratta soltanto di un reato, ma di un “peccato gravissimo contro il Creato”: la terra non è nostra, ha ricordato, è di Dio, e chi la devasta lascia in eredità alle nuove generazioni un deserto.

Il Vesuvio, ha sottolineato, non è solo un vulcano o una cartolina, ma una risorsa vitale, difesa naturale da frane e alluvioni, patrimonio di cultura e storia. “Facile distruggere un albero in pochi attimi, ma quanti anni ci vogliono per farlo ricrescere?”, ha chiesto, domandandosi quali

oscuri interessi si nascondano dietro questo e altri incendi che in queste settimane stanno consumando il territorio.
Articolo pubblicato il 14 Agosto 2025 - 12:25 - Vincenzo Scarpa

Questo articolo è stato pubblicato il 14 Agosto 2025 - 12:25

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Vincenzo Scarpa

Vincenzo Scarpa, Giornalista Pubblicista per Cronache della Campania e Studente di Scienze Politiche all'Università di Napoli Federico II. Appassionato di qualsiasi tipo di sport, ama scrivere e parlare principalmente di calcio

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  • E' importante che la gente si renda conto di quello che succede, ma non capisco perche ci sia cosi tanta indifferenza verso l'ambiente. Dobbiamo fare qualcosa prima che sia troppo tardi, il Vesuvio è un patrimonio che va protetto e non distrutto.