Nella foto Geolier con la maglia storica del Napoli
Napoli – Come una tempesta preannunciata, si è abbattuta sui social una bufera di polemiche dopo l’addio dello storico speaker del Napoli, Daniele “Decibel” Bellini.
Il club azzurro ha infatti ufficializzato nel pomeriggio di oggi la decisione di affidare la gestione dell’intrattenimento allo Stadio Maradona alla Golden Boys, la società dei fratelli Gaetano ed Emanuele “Geolie” Palumbo.
La scelta, interpretata da molti come una “liquidazione” senza troppi complimenti di una voce simbolo per i tifosi, ha scatenato un’ondata di reazioni violentissime. Il rapper napoletano e suo fratello, CEO della società, sono finiti nel mirino degli haters, ma anche di semplici tifosi delusi.
Accanto a critiche severe ma costruttive, si è registrato un vero e proprio vomitare di insulti e accuse di aver “soppiantato” un pezzo di storia del club.
La reazione di Geolier non si è fatta attendere. In serata, il cantante è corso ai ripari con una lunga nota pubblicata sulla sua pagina Instagram per chiarire la sua posizione e quella della sua società.
“Mi spiace leggere parole di odio nei miei confronti e nei confronti di Golden Boys – esordisce l’artista – per quanto riguarda la volontà del Napoli Calcio di sollevare Decibel Bellini dall\’incarico di speaker”.
Geolier tiene a precisare che la proposta è arrivata “a Golden Boys, non a me personalmente”, e che consisteva nella “gestione della direzione artistica del matchday”, un incarico che la società ha accettato “con grande piacere vista la mia grande amicizia con tutta la squadra”.
Il cuore della sua difesa sta in un punto cruciale: “Le decisioni prese nei giorni scorsi dal Napoli Calcio nulla hanno a che vedere con me e chi lavora insieme a me”.
Il rapper cerca di tagliare corto con le voci che lo dipingono come il mandante del cambio, concludendo: “Vedo che la questione ha creato molta confusione, quindi per chiarezza ci tengo a ribadire che la decisione di sollevare l\’incarico a Decibel Bellini è stata presa dalla società Napoli Calcio, per motivi estranei alla Golden Boys”.
A rinforzare il concetto è intervenuta anche l’ufficio stampa che cura la comunicazione dell’artista, emettendo un ulteriore comunicato per specificare che “la decisione in merito è stata presa in autonomia ed esclusivamente dalla SSC Napoli” e che non è stata “in alcun modo proposta né da Golden Boys, né tantomeno da Geolier”.
La società azzurra, dunque, si assume tutta la responsabilità di una scelta che ha profondamente diviso la piazza, lasciando Geolier e il suo entourage nel ruolo di facili capri espiatori di una decisione calata dall’alto. La vicenda dimostra ancora una volta la passione viscerale del tifo napoletano e quanto ogni cambiamento, soprattutto quando tocca i simboli, sia in grado di accendere gli animi nel mondo virtuale e non solo.
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