CASERTA – Sequestro da oltre 17,5 milioni di euro nei confronti di un imprenditore del Casertano, accusato di aver generato illecitamente crediti d’imposta legati al “Sismabonus” e al “Superbonus 110%”.
Il provvedimento è stato disposto dal gip del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, su richiesta della locale procura, e riguarda crediti fiscali inesistenti per un valore di 17.545.183 euro.
Il giudice ha inoltre convalidato il sequestro preventivo d’urgenza finalizzato alla confisca obbligatoria – diretta e per equivalente – dell’illecito profitto ottenuto dall’imprenditore attraverso la cessione a terzi, in buona fede, di parte di quei crediti fittizi, per un importo di circa 1,5 milioni di euro.Potrebbe interessarti
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L’operazione rientra in una più ampia indagine della Guardia di Finanza di Caserta, che nel solo 2025 ha già portato al sequestro di ingenti beni.
Secondo gli inquirenti, seppur nella fase iniziale delle indagini preliminari, sarebbe emersa l’esistenza di una rete organizzata composta da imprenditori edili, professionisti e prestanome, coordinata da un promotore, che avrebbe falsamente attestato il possesso dei requisiti previsti dalla normativa per accedere alle agevolazioni fiscali.
Commenti (2)
e vero che ci sono tanti imprenditori che cercano di approfittare delle agevolazion ma non si capisce come sia possibole che nessuno se ne accorga prima, serve piu controlli per evitare queste situazion.
l agenzia dell entrate non ha ad oggi messo in moto le verifiche sull acquisizione e la cessione dei crediti d’imposta, salvo su segnalazioni. Nel settore edilizio non solo hanno fatto man bassa dei bonus 110 ma hanno anche creato crediti con il bonus facciate 90℅ ( procedura più semplice e senza particolari adempimenti iistruttori.) Tra l altro non esiste una procedura che permetta, la estinzione della cessione dei crediti mediante ravvedimento del costruttore. 0vvero l unica alternativa è la restituzione dell indebito, ma lo stesso non ha di fatto scadenze o decadenze per l accesso. Ciò permette alle miriadi di società , molto spesso srls, di intraprendere il percorso della liquidazione e successiva cessazione, per non incorrere in problematiche più gravi come il fallimento anche per distrazione. Così facendo impediscono allo stato il recupero dei crediti e lasciando alla merce dell agenzia i committenti dei lavori, spesso ignari e frodati, a subire le procedure di recupero dei crediti. Sarebbe stato sufficiente imporre all impresa, in ipotesi di acquisizione dei crediti d imposta, il rilascio di una polizza assicurativa a garanzia sia sull esecuzione dei lavori sia l eventuale soddisfacimento dei crediti acquisiti e spesi, senza l effettiva esecuzione delle opere appaltate.