Napoli – Un’operazione congiunta di controllo ha messo sotto la lente d’ingrandimento i Quartieri Spagnoli, cuore pulsante della città, ma spesso teatro di irregolarità.
Ieri, la Polizia di Stato, affiancata da Polizia Locale, ASL Napoli, Ispettorato del Lavoro e Vigili del Fuoco, ha passato al setaccio cinque esercizi commerciali in Vico Lungo Gelso e nelle vie limitrofe, scoperchiando un vaso di Pandora di violazioni.
L’esito dei controlli è impietoso: tutti i negozi ispezionati hanno mostrato non conformità significative, con una raffica di sanzioni e prescrizioni. Tra le irregolarità più gravi spiccano la mancanza di autorizzazioni per impatto acustico e illuminazione esterna, l’occupazione abusiva di suolo pubblico, insegne pubblicitarie e tende parasole installate senza permesso.
Non solo: sono emerse carenze igienico-sanitarie che hanno portato a prescrizioni immediate per i titolari.Il colpo più duro è arrivato per un’attività dove è stato trovato un lavoratore in nero, con conseguente sospensione temporanea della licenza e segnalazione all’Ispettorato del Lavoro.
L’operazione, che si inserisce in un più ampio piano di monitoraggio del territorio, evidenzia la necessità di rafforzare la legalità in una zona ad alta densità commerciale, dove le irregolarità sembrano essere ancora troppo diffuse.
Il blitz nei Quartieri Spagnoli dimostra l’impegno delle istituzioni nel contrastare l’illegalità in una delle aree più vitali di Napoli, ma mette anche in luce un problema strutturale. Le numerose violazioni riscontrate, dall’occupazione abusiva di suolo pubblico alle carenze igieniche, fino al lavoro nero, suggeriscono una mancanza di controlli regolari e preventivi, che permette a queste pratiche di proliferare.
Se da un lato le sanzioni sono necessarie, dall’altro serve un approccio più proattivo: campagne di sensibilizzazione per esercenti, semplificazione delle procedure burocratiche per ottenere autorizzazioni e incentivi per chi opera nella legalità potrebbero ridurre il fenomeno.
Inoltre, la sospensione di una licenza per lavoro irregolare è un segnale forte, ma rischia di penalizzare solo i piccoli esercenti se non accompagnata da un’azione più incisiva contro le reti di sfruttamento. Un maggiore dialogo tra istituzioni e commercianti potrebbe trasformare i Quartieri Spagnoli in un modello di legalità e vivibilità, valorizzando il loro immenso potenziale.
Articolo pubblicato da A. Carlino il giorno 1 Agosto 2025 - 20:08
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