NAPOLI – Un pezzo prezioso della storia napoletana torna a splendere. La Chiesa di Sant’Antoniello a Port’Alba, gioiello incastonato nel cuore del centro storico di Napoli, riapre ufficialmente martedì 15 luglio dopo un restauro atteso e complesso durato mesi. L’edificio sacro, chiuso dal 2010 a causa di problemi strutturali, è stato restituito alla città grazie all’impegno dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, che ne ha curato ogni fase del recupero.
Alla cerimonia di inaugurazione, in programma alle 17:30, saranno presenti il Rettore Matteo Lorito, il Sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, Barbara Balbi della Soprintendenza e Valentina Russo, direttrice della Scuola di Specializzazione in Beni Architettonici. Si celebra così non solo la riapertura di un edificio religioso, ma il ritorno a una fruibilità culturale ampia e moderna, in uno dei luoghi simbolo della memoria storica partenopea.
Fondata nel 1550 come monastero francescano, la struttura ha attraversato secoli di trasformazioni, cadute e rinascite. Il sisma del 1980 l’ha messa in ginocchio, l’abbandono l’ha resa silenziosa, ma oggi rinasce grazie a un restauro iniziato nel novembre 2023 che ha permesso il consolidamento degli stucchi, il rafforzamento delle strutture e l’introduzione di nuovi impianti audio e luce. Un lavoro meticoloso, frutto della competenza accademica e della volontà di proteggere il patrimonio cittadino.
Articolo pubblicato il giorno 14 Luglio 2025 - 18:45