AGGIORNAMENTO : 4 Dicembre 2025 - 19:52
13 C
Napoli
AGGIORNAMENTO : 4 Dicembre 2025 - 19:52
13 C
Napoli
×
IL VIDEO

Operazione nazionale contro l'odio online: 27 indagati per neonazismo, razzismo e apologia del fascismo

Operazione Nazionale Contro l'Odio Online: 27 Indagati per Neonazismo, Razzismo e Apologia del Fascismo
Ascolta questo articolo ora...
Caricamento in corso...
Operazione nazionale contro l'odio online: 27 indagati per neonazismo, razzismo e apologia del fascismo

Una vasta operazione condotta dai Carabinieri del Raggruppamento Operativo Speciale (ROS), con il supporto dei Comandi Provinciali e coordinata dalla Procura della Repubblica di Brescia in stretto raccordo con la Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo (DNAA), sta scuotendo l'Italia.

Dalle prime ore di questa mattina, è in corso l'esecuzione di una misura cautelare nei confronti di un 21enne bresciano, gravemente indiziato di reati legati alla propaganda e istigazione all'odio razziale e all'apologia del fascismo.

Contestualmente, sono stati disposti 26 decreti di perquisizione personale e locale nei confronti di altrettanti soggetti sospettati di appartenere a gruppi virtuali di estrema destra che promuovono posizioni radicali neonaziste, accelerazioniste, suprematiste, xenofobe e antisemite.

L'indagine: dal monitoraggio social alla rete nazionalista

L'indagine, condotta dall'articolazione Anticrimine di Brescia del ROS, è iniziata nel dicembre 2023 con il costante monitoraggio dei profili social – in particolare Telegram e TikTok – del 21enne arrestato. Questo lavoro ha permesso di acquisire indizi significativi a suo carico per condotte di:

Propaganda di idee fondate sulla superiorità e sull’odio razziale ed etnico, anche minimizzando e negando la Shoah.

Partecipazione a diversi gruppi virtuali sulla piattaforma Telegram con scopi di incitamento alla discriminazione o alla violenza per motivi razziali, nazionali o religiosi.

Apologia del fascismo

Le investigazioni si sono poi estese a questi canali social, identificando ulteriori 29 internauti membri, molti dei quali di età compresa tra 18 e 25 anni (cinque dei quali minorenni all’epoca dei fatti), residenti su tutto il territorio nazionale e ora indagati per gli stessi delitti.

I gruppi virtuali sotto la lente: fucine d'odio online

Il destinatario della misura cautelare è risultato attivo all'interno di diversi aggregati virtuali, vere e proprie fucine di odio e discriminazione:

"WHITE LIVES MATTER ITALIA": Intriso di contenuti che inneggiano alla classificazione della popolazione umana in razze e alla superiorità della razza bianca, con termini discriminatori verso le altre etnie/razze.

"VANNAWAFFEN TM": Propaganda di idee inneggianti al nazismo, all’accelerazionismo, alla classificazione della popolazione umana in razze, alla superiorità della razza bianca in termini denigratori e discriminatori di altre etnie/razze/religioni. Sono stati rilevati anche contenuti apologetici di azioni violente contro persone di colore, immigrati, persone di religione islamica e afferenti alla galassia LGBTQ+.

"SANGUE E SUOLO": Pubblicazione di contenuti con chiare espressioni di idee suprematiste, neo-naziste, negazioniste della Shoah, antisemite e di apologia del fascismo.

"SPIRITO FASCISTA": Inneggiamenti al fascismo, al nazismo, alla superiorità di razza, all’antisemitismo e a teorie negazioniste della Shoah, oltre a divulgazione di post di derisione politica, etnica e sociale.

Potrebbe interessarti

Leggi di più suAttualità

"HOOLIGANS/NS/WP/WLM": Espliciti richiami al nazionalsocialismo e alla supremazia bianca ("WP" indica "White Power"). Al suo interno sono state trovate pubblicazioni con contenuti nazisti, suprematisti, d’odio razziale, di omofobia, ed esplicite istigazioni a delinquere con inviti a compiere azioni incendiarie, in cambio di premi in denaro, in danno di esercizi commerciali e luoghi di ritrovo di immigrati (in territorio estero), nonché a partecipare a scontri fisici contro persone di colore.

"RIVELAZIONI NON AUTORIZZATE": Contenuti video e immagini inneggianti al fascismo, al nazismo, all’antisemitismo e negazionisti dell’Olocausto.

"IDENTITA’ EUROPEA": Divulgazione di post di stampo antisemita, omofobo e razzista.

"CASA DEL FASCIO": Pubblicazione di post apologetici del fascismo, del nazismo e contenuti antisemiti negazionisti della Shoah.

L'odio razziale e di genere è inattuale rispetto alla necessità della pace

Questa operazione dei Carabinieri del ROS è un campanello d'allarme significativo sull'inquietante diffusione di ideologie d'odio in contesti virtuali, che purtroppo possono tradursi in azioni concrete.

L'odio razziale, l'omofobia, l'antisemitismo e l'apologia di regimi totalitari come il nazismo e il fascismo, oltre ad essere reati, rappresentano un'anacronistica regressione sociale.

Nell'attuale contesto globale, caratterizzato da interconnessioni culturali e dalla necessità di affrontare sfide comuni che travalicano i confini nazionali, come il cambiamento climatico, le pandemie e le disuguaglianze economiche, tali forme di intolleranza non solo sono inaccettabili, ma si rivelano anche profondamente irrilevanti e dannose per il progresso dell'umanità.

È paradossale che in un'epoca di così avanzata comunicazione e accesso all'informazione, permangano e si diffondano messaggi che dividono, anziché unire. La storia ci ha insegnato, a costi inimmaginabili, a quali orrori possano condurre le ideologie basate sulla superiorità di una razza o di un genere sull'altro. La memoria della Shoah e delle atrocità della Seconda Guerra Mondiale dovrebbe essere un monito eterno.

Oggi più che mai, la vera urgenza è quella di promuovere una cultura di pace, inclusione e rispetto reciproco. È fondamentale investire nell'educazione civica e nell'alfabetizzazione mediatica, specialmente tra i giovani, per contrastare la diffusione di contenuti distorti e pericolosi online.

La battaglia contro l'odio non si vince solo con le operazioni di polizia, ma soprattutto con la costruzione di una società in cui la diversità è vista come una ricchezza e non come un motivo di scontro.

Parlare di pace significa riconoscere la dignità di ogni individuo, indipendentemente dalla sua provenienza, colore della pelle, religione o orientamento sessuale, e lavorare per un futuro basato sulla cooperazione e sulla comprensione reciproca.

 

RIPRODUZIONE RISERVATA Articolo pubblicato il 17 Luglio 2025 - 10:54 - Giuseppe Del Gaudio

Commenti (1)

L’articolo parla di una situazione seria e complessa che richiede attenzioni. Certo, i reati di odio non dovrebbero essere tollerati, ma serve anche un’analisi profonda delle cause dietro queste ideologie. La società deve riflettere.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Notizie del giorno

Primo piano

PODCAST
Ultimi episodi
Piccioni “biodroni” controllati da un chip: in Russia i primi test, ma mancano verifiche indipendenti
Piccioni “biodroni” controllati da un chip: in Russia i primi test, ma mancano verifiche indipendenti
👉 Leggi l'articolo
0:00 0:00
Vol
Ad is loading…