Un uomo di 68 anni, affetto da Alzheimer, originario di Ragusa, è tra le vittime principali dei gravi maltrattamenti scoperti in una RSA di Cerreto Sannita, nel Beneventano. Quattro operatori sociosanitari, due uomini e due donne, sono ora sotto processo davanti ai giudici del tribunale di Benevento, con l’accusa di avere infierito fisicamente e psicologicamente su ospiti fragili e non autosufficienti. Le violenze contestate, secondo quanto emerso dalle indagini chiuse lo scorso ottobre, includevano schiaffi, calci, insulti, tirate di capelli, ma anche minacce e vere e proprie torture psicologiche.
Nel caso di Salvatore Martorana, l’uomo siciliano affetto da Alzheimer, le aggressioni erano continue. Quando si rifiutava di mangiare, veniva colpito alla testa con un bastone, insultato con frasi umilianti e assurde come “ti tratto come un tonno nelle tonnare siciliane”. Il suo avvocato, Leonardo D’Erasmo, racconta un cambiamento drammatico: da persona solare, amante del teatro e del canto, Martorana si è trasformato in un uomo chiuso e spaventato, incapace di reagire anche a un semplice gesto di affetto, temendo nuove violenze.
La Procura di Benevento contesta agli imputati, già raggiunti da misure interdittive e divieti di avvicinamento, reati gravissimi. Il processo entrerà nel vivo a settembre, mentre i familiari del 68enne stanno valutando la costituzione di parte civile. “La qualità di uno Stato di diritto – ha sottolineato il legale – si misura da come vengono trattate le persone fragili, anziani e bambini. E quello che è successo in questa RSA è inaccettabile sotto ogni profilo umano e giuridico”.
Articolo pubblicato da Vincenzo Scarpa il giorno 31 Luglio 2025 - 13:05

Vincenzo Scarpa, Giornalista Pubblicista per Cronache della Campania e
Studente di Scienze Politiche all’Università di Napoli Federico II.
Appassionato di qualsiasi tipo di sport, ama scrivere e parlare principalmente di calcio
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