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Omicidio di Stefano Margarita, confessa l'imprenditore: "Sono stato io"

L'omicidio per la faida tra truffatori Michele Carozza scagiona il figlio Antonio: "L'ho fatto per difenderlo"
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San Marco Evangelista - Non otterranno la libertà Michele e Antonio Carozza, padre e figlio arrestati per l'omicidio del 25enne Stefano Margarita, ucciso la scorsa settimana in un agguato a San Marco Evangelista, nel Casertano.

Lo ha deciso il gip Emilio Minio del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, dopo l'udienza di convalida del fermo che ha visto i due indagati - assistiti dagli avvocati Tommaso Giaquinto e Giuseppe Stellato - cambiare versione rispetto ai primi interrogatori.

La confessione del padre: "Ho colpito per salvare mio figlio"

Michele Carozza, 57enne imprenditore incensurato, ha sciolto il riserbo mostrandosi visibilmente provato. Ha ammesso di aver sferrato la coltellata mortale al giovane Stefano Margarita: "L'ho fatto per difendere Antonio, aggredito da Stefano e altri tre ragazzi giunti da Secondigliano".

Ha raccontato di essere prima intervenuto a mani nude, prendendo pugni.

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Poi sarebbe tornato all'auto, prendendo un coltello multiuso con cui ha colpito Margarita (un solo fendente, ma fatale) e un altro ragazzo, ora ricoverato

Il retroscena: la guerra per le truffe agli anziani

Il figlio Antonio (31 anni) ha confermato il retroscena criminale: collaborava con il gruppo napoletano in truffe agli anziani e faceva da autista per i colpi. L'omicidio sarebbe scattato per contesti sulla spartizione dei guadagni.

Michele, che si è detto "dispiaciuto",  ma per il momento resta in carcere, così come il figlio. Il gip ha ritenuto gravi gli indizi, anche perché: l'arma del delitto è stata ritrovata e sequestrata e poi le dinamiche confermano una lotta tra bande e infine i precedenti di Antonio lo collegano al giro delle truffe

Gli avvocati difensori potrebbero presentare ricorso contro la custodia cautelare, ma per ora padre e figlio restano in carcere a Santa Maria Capua Vetere.

RIPRODUZIONE RISERVATA Articolo pubblicato il 12 Luglio 2025 - 21:08 - Giuseppe Del Gaudio

Commenti (1)

Non capisco bene le motivazioni di questa situazzione cosi complicata, sembra che tutti abbiano una versione diversa dei fatti. La cosa piu strana è che ci siano coinvolti anche altri ragazzi in questa storia di truffe e violenza.

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