Cronaca di Napoli

Napoli: rogo sulla collina dei Camaldoli, fiamme e paura nei quartieri alti

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Napoli – Le fiamme hanno aggredito anche la collina dei Camaldoli, il polmone verde tra i più estesi della città. Un vasto incendio boschivo è scoppiato nel primo pomeriggio nella zona collinare che sovrasta i quartieri di Soccavo, Pianura e Chiaiano, costringendo le autorità a convocare d’urgenza il Centro di Coordinamento dei Soccorsi (Ccs) presso la Prefettura di Napoli.

Secondo quanto riferito dalle autorità, al momento l’incendio non minaccia direttamente abitazioni, ma le fiamme si stanno estendendo rapidamente nell’area verde, complice il vento caldo e secco di questi giorni.

Sul posto stanno operando senza sosta i Vigili del Fuoco, due squadre della Città Metropolitana di Napoli e una unità della Sma Campania, con il supporto di due mezzi aerei in azione per il contenimento del fronte del fuoco.

Il prefetto Michele di Bari ha disposto un monitoraggio costante della situazione, anche alla luce del preoccupante aumento degli incendi registrato in città e in provincia negli ultimi giorni.

Emergenza roghi: 48 interventi in 72 ore

Non si tratta infatti di un episodio isolato. L’incendio dei Camaldoli è solo l’ultimo di una lunga serie di roghi che stanno colpendo la provincia di Napoli da inizio settimana. Tra lunedì e mercoledì, secondo dati dei Vigili del Fuoco, si contano almeno 48 interventi per incendi di sterpaglie e aree boschive tra Napoli, Pozzuoli, Marano, Giugliano, Ercolano, Portici e l’area vesuviana.

Il fenomeno, alimentato dalle alte temperature, dall’assenza di piogge e dai forti venti di scirocco, sta diventando una vera e propria emergenza. A questo si aggiungono anche sospetti di natura dolosa, come già segnalato in altri casi simili negli anni scorsi.

Le zone più colpite
Oltre ai Camaldoli, altre aree critiche si sono registrate:

a Chiaiano, dove nei giorni scorsi un incendio ha minacciato il parco delle Colline;

a Marano, con focolai nei pressi del Vallone San Rocco;

e a Ercolano, dove le fiamme hanno lambito le pendici del Vesuvio, riaccendendo l’incubo del 2017.

L’appello del sindaco e la richiesta di maggiore prevenzione

Il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi ha lanciato un appello alla cittadinanza e alle istituzioni: «Serve un rafforzamento immediato dei presìdi di sorveglianza e una campagna di prevenzione più incisiva. Non possiamo permetterci di assistere inermi alla distruzione del nostro patrimonio verde».

Nel frattempo, la Protezione Civile regionale ha innalzato il livello di allerta e raccomanda la massima attenzione nelle aree boschive, vietando ogni tipo di accensione, bruciatura o attività che possa provocare inneschi accidentali.

In attesa della pioggia, massima allerta

Con le temperature attese ancora oltre i 35 gradi e nessuna pioggia in vista nei prossimi giorni, le autorità temono nuovi focolai. Per questo motivo, il prefetto di Bari ha disposto che il Centro di Coordinamento resti attivo fino al rientro dell’emergenza.

Nel frattempo, i vigili del fuoco continuano a lottare contro le fiamme. La speranza è che l’incendio dei Camaldoli non degeneri e che si riesca a salvaguardare una delle aree verdi più importanti del capoluogo partenopeo.


Articolo pubblicato il giorno 3 Luglio 2025 - 19:56
A. Carlino

Collaboratore di lunga data di Cronache della Campania Da sempre attento osservatore della società e degli eventi. Segue la cronaca nera. Ha collaborato con diverse redazioni.

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A. Carlino

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