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Il sistema Sorrento come il “Pozzo di San Patrizio” per l’ex sindaco Massimo Coppola

Il tecnico comunale Michele Rescigno figura ricorrente del sistema Sorrento
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Corruzione, concussione, turbativa d’asta: il sistema Sorrento era il pozzo di San Patrizio del sindaco Massimo Coppola.

Una riserva apparentemente inesauribile di danaro contante elargito da imprenditori e società ‘scelte’ spesso artatamente per la realizzazione di opere pubbliche nel comune della Penisola Sorrentina: l’ipotesi dell’accusa è questa.

C’è il primo cittadino Massimo Coppola, poi ci sono i suoi fedelissimi e gregari nel ‘sistema’ e infine ci sono gli imprenditori-elargitori. Ma quanto costava di extra alle società ottenere un appalto pubblico? Secondo gli inquirenti, la ‘tangente’ ogni singolo affidamento variava dal 6 al 7%.

Una percentuale che sarebbe confluita in massima parte nelle tasche del primo cittadino. Resta da capire, invece, quanto venisse elargito da Coppola a coloro che lo coadiuvavano nell’organizzazione del ‘sistema’ a partire dal suo braccio destro e fedelissimo Raffaele Guida.

Secondo la Guardia di Finanza e la Procura di Torre Annunziata, Guida aveva il ruolo di ‘prelievo’ e consegna del danaro. Ma non solo.

Per l’appalto di pubblica illuminazione di Viale degli Aranci, affidato alla T. Impianti dell’imprenditore Luigi Todisco, la combriccola aveva escogitato un metodo ‘sicuro’ per veicolare il danaro illecito.

 La finta assunzione di Lello il Sensitivo” per mascherare la tangente

Per l’appalto di circa 500mila euro, Coppola & C. chiedevano il 10% dell’importo, secondo gli inquirenti, e dunque per evitare di ‘far circolare’ soldi contanti per il pagamento della tangente l’imprenditore ha assunto Raffaele Guida in una impresa dello stesso settore, la Corbara Illuminazioni. In pratica, Guida avrebbe ricevuto uno stipendio per non fare nulla e i soldi sarebbero stati veicolati, poi, a Coppola.

Di stratagemmi per mascherare procedure di affidamento illecito degli appalti al Comune di Sorrento ce n’erano diversi. E’ il caso dei lavori di adeguamento e di arredo del Teatro Comunale Tasso. In questo caso, secondo quanto scoperto dagli inquirenti, Michele Zambelli della Cinearredo di Sarnico in provincia di Bergamo, avrebbe consegnato a Raffaele Guida e Massimo Coppola 5mila euro in contanti per ottenere l’appalto di fornitura di 342 poltroncine nuove per il Teatro.

Alla gara aperta avevano partecipato più ditte ma, prima che iniziasse la procedura di selezione, l’impresa ‘designata’ aveva già inviato un preventivo affidandolo all’ingegnere del Comune Luigi Desiderio che, tra l’altro, non era il responsabile del procedimento di assegnazione per quella gara.

L’ex sindaco Coppola, secondo gli inquirenti, aveva delle persone di fiducia che lo coadiuvavano. Tra questi figura il tecnico Vincenzo Rescigno al quale nel 2023 il Comune affida uno studio di fattibilità per la rigenerazione urbana del percorso pedonale alle spalle degli stabilimenti balneari di Marina Piccola, località spiaggia di S. Francesco. Un affidamento diretto, illegale secondo la Procura, per il quale Rescigno avrebbe elargito una somma in contanti imprecisata a Guida e Coppola.

Il tecnico comunale Michele Rescigno figura ricorrente del sistema Sorrento

Il tecnico Rescigno è una figura ricorrente nel Sistema Sorrento. In occasione dell’appalto dei lavori di manutenzione delle strade comunali – per un importo di oltre un milione di euro – il tecnico progettista avrebbe convocato presso il suo studio privato l’imprenditore Luigi Di Palo per concordare il ribasso a base d’asta dell’11% che gli avrebbe consentito di aggiudicarsi l’appalto.

Vinta la gara, Di Palo della Di Palo & Company avrebbe corrisposto il 5% sulla’importo dei lavori a Coppola, attraverso, Guida. Anche in questa occasione, secondo quanto emerge dall’indagine, il patto si sarebbe stretto nello studio privato di Rescigno.

Il trucchetto per veicolare i lavori verso un’impresa amica, ci sarebbe stato anche per la riqualificazione del complesso Eliportuale Le Tore.

Coppola con la complicità dei membri della commissione di valutazione e del dirigente comunale Graziano Maresca avrebbe cercato di ‘correggere’ la domanda dell’impresa individuata come destinataria dell’appalto: la M.G.R. srl di Vico Equense di Aniello Vanacore.

I tecnici fornivano informazioni riservate al fine di consentire all’impresa di aggiustare l’offerta e migliorare il prezzo e aggiudicarsi l’appalto e scalzare la ditta concorrente, la Atlante srl che aveva presentato una richiesta più vantaggiosa per l’Ente.

L’impresa edilizia dei Vanacore di Vico Equense è considerata, secondo gli inquirenti, una ditta ‘amica’ dell’amministrazione comunale e del sindaco Massimo Coppola.

Gli imprenditori avrebbero versato, non meno, di 60mila euro pari al 7% dei lavori per i lavori di rifacimento del bastione Passano e S. Valerio affidato alla Rti capeggiata da Safo costruzione e alla mandante Mgr di Vico Equense.

Il ruolo dei cugini Vanacore e di Mario Parlato

A fare da intermediario tra Coppola-Guida e Aniello Vanacore per il pagamento della tangente ci sarebbe Mario Parlato, imprenditore anch’egli e destinatario di altri lavori nel comune sorrentino.

Al centro dell’inchiesta anche il recupero funzionale del Centro Anziani di Sorrento anch’esso affidato al gruppo Edilforte e alla mandante Mrg vicana. Per questi lavori gli imprenditori avrebbero consegnato la tranche di tangente di 2000 euro a Guida nel 2024 all’approvazione di una variante al progetto iniziale.

L’imprenditore Mario Parlato è al centro della vicenda che riguarda la riqualificazione del Parco Ibsen, incluso nel Pnrr. Parlato, secondo quanto hanno scoperto gli inquirenti nel corso delle indagini, ha consegnato due tangenti di 15mila e 10mila euro nel mese di maggio del 2024 per saldare il debito’ nei confronti di Coppola per l’affidamento dei lavori.

Ma stranamente, questi soldi vengono erogati dopo che l’impresa aveva ottenuto nel mese di aprile dello scorso anno, un’anticipazione dell’importo contrattuale pari al 20%. Ricevuta la somma, il mese successivo Parlato paga in due tranche il danaro consegnandolo nelle mani di Guida.

Stesso meccanismo dell’anticipazione quello attuato per i lavori di adeguamento di via Atigliana e via Baranica affidato all’impresa di Parlato il quale avrebbe pagato in più occasioni la tangente pattuita con Coppola.

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Articolo pubblicato il giorno 17 Luglio 2025 - 15:50


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