Capri– Quindici secondi: tanto è bastato ai rapinatori per mettere a segno un colpo da maestro a Capri, portando via un prezioso orologio Richard Mille da circa 300mila euro dal polso di Lord Ara Darzi, cattedratico e membro della Camera dei Lord britannica.
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L’episodio, avvenuto ieri sera intorno alle 23:30 in via Vittorio Emanuele, a due passi dalla celebre Piazzetta, è stato interamente ripreso dalle telecamere di videosorveglianza, con un filmato trasmesso in anteprima dai canali Rai che sta facendo il giro del mondo.
Il video choc: l’aggressione e la fuga in 15 secondi
Le immagini sono eloquenti: in strada, nonostante l’ora tarda, c’è ancora molta gente a passeggio. Un uomo, alto e robusto, con pantaloncini, canotta chiara e cappello nero, si ferma apparentemente davanti a una boutique. A poca distanza, ignari del pericolo, camminano due uomini con il capo chino sullo smartphone. Uno di loro, con una camicia rosso scuro, è proprio Lord Ara Darzi, in vacanza sull’isola azzurra con amici.
Si uniscono brevemente a un gruppo che sosta, una pausa fatale. L’uomo vestito di bianco riprende a camminare, si ferma per un istante in attesa di un complice, e poi entra in azione con una rapidità impressionante: afferra il polso di Darzi e strappa via l’orologio, dileguandosi immediatamente con il complice.
L’ex sottosegretario del governo laburista di Gordon Brown si china per raccogliere il suo smartphone, mentre si odono le urla concitate del momento. Tenta un inseguimento e attira l’attenzione di una pattuglia dei Carabinieri, ma i rapinatori sono già svaniti.
Secondo alcune testimonianze, la loro fuga è proseguita di corsa fino ai Giardini di Augusto, per poi imboccare la celebre via Krupp. Il sospetto è che da lì si siano diretti a Marina Piccola, dove un’imbarcazione li attendeva per portarli verso la penisola sorrentina.
Indagini a ritmo serrato: caccia ai “basisti” e ai complici
I militari stanno ora scandagliando le immagini di tutte le telecamere di sicurezza dell’isola, ma anche quelle degli approdi più vicini sulla terraferma, a caccia di elementi determinanti per individuare i responsabili.
La clamorosa rapina, che ha già fatto il giro del mondo, appare chiaramente come un’azione premeditata e pianificata nei minimi dettagli, con l’aiuto di qualcuno che conosceva le abitudini del politico inglese.
In gergo criminale, si parla di chi “ha portato la battuta”, ovvero ha segnalato la presenza e i movimenti della vittima designata. Il fatto che i due rapinatori sapessero esattamente cosa fare e dove fuggire suggerisce una preparazione meticolosa, inclusa la via di fuga.
Ora, la priorità degli investigatori è capire dove siano approdati e identificare tutti i soggetti coinvolti in questo “colpo grosso”. Sebbene i volti di almeno uno dei rapinatori siano ben visibile nelle riprese, le indagini sono solo all’inizio e promettono clamorosi sviluppi.
Non è esclusa la possibilità che chi “ha portato la battuta” sia una persona vicina al politico inglese o che comunque conoscesse molto bene i suoi movimenti.
La rapina ha messo in allarme le autorità e la comunità di Capri, notoriamente un luogo sicuro per il turismo di lusso, sollevando interrogativi sulla capacità di infiltrazione della criminalità organizzata anche in contesti apparentemente protetti.
Articolo pubblicato il giorno 14 Luglio 2025 - 22:01