Nel cuore silenzioso e incantato del Giardino Inglese della Reggia di Caserta, il tempo si rimette in moto. Sono ufficialmente iniziati gli interventi di restauro del Tempio Diruto e del ricovero dei cigni, due delle strutture più affascinanti e misteriose dell’intero complesso monumentale. Un’operazione delicata, affidata alle mani esperte della Fratelli Navarra srl, che riporterà alla luce la bellezza nascosta di uno dei luoghi più suggestivi del Museo verde.
Nel laghetto conosciuto come “lago delle Ninfee” o “lago dei Cigni”, avvolto in questi giorni da un velo di fiori bianchi e ombre leggere, sorgono due isolette. Su quella maggiore si erge il Tempio Diruto — il “tempiotto” — costruito tra il 1793 e il 1798 come rovina scenografica, omaggio alla moda neoclassica di evocare l’antico tramite architetture immaginarie. Capitelli corinzi, colonne spezzate, silenzi archeologici voluti: un finto rudere diventato simbolo di romanticismo decadente.
Sull’altra sponda del piccolo lago si trova invece la Casa dei Cigni, un padiglione ottocentesco con cupola semisferica, anticamente rifugio per i maestosi volatili che popolavano il giardino. Mentre il tempio sarà sottoposto a un restauro conservativo per preservarne l’identità originaria, la Casa sarà oggetto di una manutenzione straordinaria per tornare a vivere dopo anni di abbandono discreto.
La grande novità è che i lavori si svolgeranno a cantiere aperto. I visitatori del Parco potranno assistere da vicino alle fasi del restauro e la Direzione della Reggia sta valutando, con il supporto di tecnici e restauratori, la possibilità di far accedere piccoli gruppi sull’isolotto tramite una piattaforma galleggiante che attraverserà le acque del laghetto. Un gesto che unisce trasparenza, didattica e sogno, in perfetto equilibrio tra natura, storia e bellezza.
Articolo pubblicato il giorno 10 Giugno 2025 - 11:55