Cronaca Nera

Bomba palestra ex pugile Di Napoli: i possibili legami col ferimento del figlio a Casoria

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Una violenta esplosione ha scosso il cuore della notte a Ostia. Intorno alle 3 del mattino, una bomba carta è stata fatta esplodere davanti alla saracinesca di una palestra di proprietà di Gianni Di Napoli, ex campione di boxe e padre di Kevin, il pugile romano ferito a colpi di pistola nel luglio scorso a Casoria, in provincia di Napoli.

L’ordigno ha causato ingenti danni alla facciata dell’edificio e a diversi veicoli parcheggiati lungo la strada, ma fortunatamente non si registrano feriti. L’allarme è scattato dopo una serie di chiamate al numero di emergenza 112. Sul posto sono intervenuti vigili del fuoco, polizia e agenti della municipale.

Sull’accaduto indaga la Squadra Mobile di Roma, sotto il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia. La Procura ha aperto un fascicolo per incendio aggravato dal metodo mafioso. Gli investigatori stanno analizzando le immagini delle telecamere di sorveglianza della zona, nel tentativo di identificare chi abbia piazzato l’ordigno e il mezzo utilizzato per fuggire.

Una delle piste seguite dagli inquirenti riguarda la possibilità di un collegamento con il ferimento di Kevin Di Napoli, avvenuto mentre si trovava in una comunità di recupero a Casoria, dove stava scontando una condanna.

In passato, il pugile era stato coinvolto nell’inchiesta “Grande raccordo criminale” su un presunto sodalizio criminale legato a Fabrizio Piscitelli, noto come “Diabolik”, capo ultrà della Lazio ucciso nel 2019 al parco degli Acquedotti. Di Napoli era stato accusato di fare da esattore per conto di un gruppo vicino al clan Triassi, ma assolto in appello.

Non si esclude che l’attentato dinamitardo possa rappresentare un avvertimento indirizzato proprio a lui. Gli investigatori stanno inoltre verificando se ci siano legami con episodi simili avvenuti negli ultimi mesi nella zona.

L’attentato ha suscitato immediate reazioni istituzionali. Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha condannato l’accaduto: «Chi pensa di poter intimidire o imporre le proprie regole con la violenza troverà una risposta ferma da parte di tutte le istituzioni. La sicurezza deve essere garantita, a Ostia come in ogni altro quadrante della città».

Gualtieri ha poi sottolineato l’impegno dell’amministrazione per il litorale romano: «Ostia è un territorio che richiede un’attenzione costante. Come amministrazione siamo concentrati su questa realtà, con azioni concrete per rafforzare la legalità, la presenza dello Stato e valorizzarne le straordinarie potenzialità».

RIPRODUZIONE RISERVATA
Articolo pubblicato il giorno 27 Giugno 2025 - 09:43
Rosaria Federico

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Rosaria Federico

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