Sequestro beni per 350mila euro a pregiudicato mafioso
Il prefetto di Napoli, Michele di Bari, ha firmato tre nuove interdittive antimafia nei confronti di aziende operative tra Napoli e Afragola, impegnate in settori diversi ma tutte accomunate da un unico sospetto: quello di essere a rischio infiltrazione da parte della criminalità organizzata.
Nel mirino delle indagini, condotte con il supporto della Divisione Investigativa Antimafia e delle forze dell’ordine, sono finite imprese che spaziano dal commercio di saponi e articoli per la casa all’abbigliamento, passando per la riparazione meccanica ed elettrauto fino alla compravendita di autoveicoli.
L’intervento si inserisce in una più ampia strategia di prevenzione che la Prefettura di Napoli porta avanti con determinazione, con l’obiettivo di isolare e bloccare sul nascere ogni tentativo di contaminazione del tessuto economico sano. “È un lavoro silenzioso ma fondamentale – si legge nella nota diffusa dalla Prefettura – per garantire la tutela della concorrenza leale, dell’ordine pubblico economico e per assicurare una pubblica amministrazione libera da condizionamenti esterni”.
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E' importante che le autorità agiscano contro le aziende sospette, ma ci sono molte domande su come vengono identificate queste imprese e se si fa giustizia in modo equo e trasparente. Speriamo che il lavoro continui.
Sì, è vero che la prevenzione è fondamentale, ma ci sono rischi anche per le aziende oneste che potrebbero subire danni da queste indagini. Bisogna trovare un equilibrio tra giustizia e supporto all'economia.