Sono bastati sangue freddo, lucidità e una telefonata silenziosa al 112 per trasformare due anziani coniugi del Pistoiese in protagonisti di una trappola perfetta contro una truffa ben orchestrata. Un piano criminale che si è schiantato contro il coraggio e l’intelligenza di chi avrebbe dovuto essere la vittima.
È successo nei giorni scorsi nel territorio di competenza del commissariato di Pescia. Un uomo, spacciandosi per carabiniere, ha telefonato alla coppia con una storia costruita ad arte: i gioielli che erano stati rubati alla coppia il mese precedente – diceva – erano stati ritrovati, ma per rientrarne in possesso sarebbe stato necessario versare 6.000 euro a un presunto “avvocato” incaricato della restituzione.
L’anziano marito, sospettando l’inganno, non si è fatto trovare impreparato. Ha finto di abboccare mentre la moglie proseguiva la conversazione al telefono fisso, e nel frattempo ha allertato il 112 dal cellulare. La chiamata è stata presa sul serio e trasmessa immediatamente al commissariato di Pescia, che ha messo in moto un’operazione lampo.
Il presunto “avvocato” ha dato appuntamento ai coniugi davanti all’albergo ‘Cavalieri del Tau’ di Altopascio, in provincia di Lucca. Ma al posto dell’attesa busta di contanti, ha trovato gli agenti in borghese pronti a bloccarlo. L’uomo è stato arrestato senza possibilità di fuga, colto in flagranza e denunciato.
Secondo le prime ricostruzioni, il truffatore sarebbe solo una pedina di un’organizzazione con base a Napoli, già responsabile di numerosi raggiri simili in tutta Italia. Le indagini sono ancora in corso per risalire a complici e mandanti. Questa volta, però, a vincere è stata l’astuzia. E due anziani, con un piano degno di un film, hanno dimostrato che il crimine può anche restare fregato.
Articolo pubblicato il giorno 20 Maggio 2025 - 11:05