Milano – Cinque persone sono finite agli arresti domiciliari con l’accusa di esercizio abusivo di attività di gioco e scommesse e riciclaggio, nell’ambito dell’inchiesta milanese che ha svelato un vasto sistema di puntate illegali online, capace di coinvolgere almeno una dozzina di calciatori di Serie A, tra cui Nicolò Fagioli, Sandro Tonali, Nicolò Zaniolo, Alessandro Florenzi, Mattia Perin, Raoul Bellanova, Weston McKennie e Samuele Ricci.
Le indagini, partite da Torino e poi trasmesse alla Procura di Milano, hanno rivelato un vero e proprio “sistema” che faceva leva sulla fragilità di giovani giocatori con stipendi milionari, spinti a scommettere su piattaforme illegali, soprattutto su poker online e altri eventi sportivi.
Secondo la Guardia di Finanza, gli indagati continuavano ad agire anche dopo le prime perquisizioni del settembre 2023. In alcuni casi, per rientrare dei debiti, sarebbero arrivate anche minacce, come quelle rivolte al difensore dell’Atalanta e della Nazionale Raoul Bellanova.
Tra i principali indagati ci sono Tommaso De Giacomo e Patrik Frizzera, presunti organizzatori del giro di scommesse. A supportarli, anche i vertici della gioielleria milanese Elysium Group: secondo l’accusa, i conti correnti dell’azienda venivano usati per riciclare il denaro, simulando la vendita di orologi di lusso e giustificando i bonifici come normali operazioni commerciali. Le somme movimentate ammonterebbero a centinaia di migliaia di euro.
Nei verbali emergono anche nuove dichiarazioni di Nicolò Fagioli, ex Juventus e oggi alla Fiorentina, che ha già scontato una squalifica e avviato un percorso di cura per ludopatia. Il centrocampista ha raccontato agli inquirenti: “Anche Vlahovic mi aiutò: versò 100mila euro per coprire i miei debiti”. Fagioli ha negato di essere stato un “collettore”, sostenendo che erano altri calciatori a chiedergli contatti per giocare.
Florenzi, altro nome di spicco coinvolto, ha ammesso ai magistrati: “Mi ero autoescluso dal gioco legale, ma dopo un infortunio sono ricaduto nelle scommesse su piattaforme illegali. Non ho mai vinto: serviva solo a coprire i debiti”.
Mentre i calciatori coinvolti potranno uscire dal procedimento pagando una sanzione pecuniaria, per i cinque arrestati la giustizia seguirà un percorso ben più severo. L’indagine resta aperta.
Articolo pubblicato il giorno 22 Maggio 2025 - 07:34