L’incendio divampato il 5 maggio nel quartiere Barra di Napoli ha lasciato tracce preoccupanti nell’aria.
L’Arpa Campania ha reso noti i risultati del campionamento effettuato tra il 5 e il 6 maggio con un dispositivo ad alto flusso posizionato vicino al sito. I dati rilevano una concentrazione di diossine, furani e policlorobifenili diossina-simili pari a 4,9 I-TEQ pg/Nm³, ben superiore al valore di riferimento di 0,150 pg I-TEQ indicato dalla comunità scientifica.
Inoltre, la stazione di monitoraggio di Volla ha registrato, nella stessa giornata, un superamento della soglia giornaliera di PM10 (50 µg/m³), limite che la normativa consente di superare non più di 35 volte l’anno. L’Arpac continua a monitorare la qualità dell’aria per valutare eventuali rischi per la popolazione.
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L'articolo e' molto informativo ma ci sono molte cose che non si capisce bene, come i valori di diossine e altre sostanze. Sarebbe utile avere piu' spiegazioni su come si sono ottenuti questi dati e quali conseguenze possono avere per la salute.
L'incendio a Napoli è stato molto grave e preoccupante. I dati dell'Arpa sono allarmanti e la qualità dell'aria è peggiorata notevolmente. Speriamo che le autorità agiscono per proteggere la salute dei cittadini e monitorano costantemente.