Castellammare– Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Napoli, dottoressa De Micco della nona sezione, ha emesso una sentenza di condanna nei confronti di nove persone accusate, a vario titolo, di far parte di un’associazione a delinquere di stampo mafioso operante nell’area stabiese.
Il gruppo, noto come “Terzo Sistema”, avrebbe imposto il pizzo ad imprenditori e commercianti locali, operando con base logistica nel quartiere Moscarella di Castellammare di Stabia.
Le pene inflitte sono le seguenti:
Michele Onorato: 12 anni di reclusione
Silverio Onorato: 10 anni
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Salvatore Scotognella: 10 anni
Carmela Zurlo: 10 anni
Giuseppina Concilio: 8 anni
Pasquale Palma: 6 anni
Renato Avitabile: 6 anni
Michele Santarpia: 5 anni e 4 mesi
Maria Onorato: 4 anni e 6 mesi
Secondo l’accusa, il sodalizio criminale esercitava pressioni estorsive in modo sistematico, con modalità riconducibili ai clan camorristici storicamente attivi nella zona.
La difesa, rappresentata dagli avvocati Olga Coda, Renato D’Antuono, Alfonso Piscino, Mariano Morelli, Giuliano Sorrentino e Gennaro Gennaro, attende il deposito della sentenza, previsto entro 90 giorni, per valutare l’eventuale ricorso in appello.
L'inchiesta rappresenta un nuovo colpo alla criminalità organizzata locale, confermando l’impegno della magistratura e delle forze dell’ordine nel contrasto alle estorsioni ai danni del tessuto economico del territorio.
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Commenti (3)
È interessante vedere come la magistratura sta affrontando il problema della mafia nella zona. Speriamo che questo sia solo l’inizio di un percorso lungo per liberare la comunità da queste influenze negative.
Ci sono molte cose che non sono chiare riguardo a questo caso, specialmente le pene che sono state date. Mi domando se siano sufficienti o se ci sia bisogno di pene più severe per dissuadere altri dal commettere reati simili.
L’articolo parla di una sentenza contro un gruppo di persone accusate di mafia, ma non capisco bene come funzioni il sistema legale in questi casi. È importante che le persone sappiano cosa succede in queste situazioni per non essere coinvolti.