Un campionato così, in Italia, non si vedeva da anni. Emozioni fino all’ultimo minuto, con il titolo, l’Europa e la salvezza decise nella giornata finale. Luca Toni, campione del mondo 2006, lo ha definito “stupendo” a margine di un’iniziativa nel carcere di Secondigliano, dove ha anche espresso il suo entusiasmo per la cavalcata trionfale del Napoli.
Per l’ex attaccante azzurro, lo scudetto è finito tra le mani della squadra più costante, non necessariamente la più forte. «Sulla carta l’Inter aveva qualcosa in più, ma non sempre vince chi parte favorito. Il Napoli non ha mai mollato, ha lottato su ogni campo e alla fine ha regalato un sogno indimenticabile alla sua gente. Nessuno avrebbe scommesso su un trionfo del genere a inizio stagione», ha dichiarato Toni.
Ma l’elogio al Napoli si è trasformato anche in un rimprovero a chi, secondo lui, non prova a costruire un percorso duraturo. Il pensiero va diretto al futuro di Antonio Conte, il cui destino resta incerto: «Dispiace che ogni allenatore che arriva a Napoli pensi solo a vincere e andarsene. È una città che meriterebbe un tecnico disposto a restare, a creare qualcosa di grande, a lasciare un’impronta vera».
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