Un’auto è stata data alle fiamme nella notte tra il 29 e il 30 maggio in via Comunale Palmentiello, a Giugliano in Campania, all’interno del garage di un immobile confiscato alla camorra.
Il rogo ha provocato anche danni all’intonaco esterno della palazzina. Sul grave episodio è intervenuto il prefetto di Napoli, Michele di Bari, che ha espresso “ferma condanna per i responsabili” e ha annunciato l’intensificazione dei controlli da parte delle forze dell’ordine.
L’edificio coinvolto, un bene sottratto a un’organizzazione criminale attiva sul territorio giuglianese, è destinato ad accogliere alcuni nuclei familiari della comunità rom, nell’ambito del piano istituzionale volto al superamento del campo nomadi di via Carrafiello.
Un progetto coordinato dalla Prefettura di Napoli in collaborazione con la Regione Campania, la Città Metropolitana, il Comune di Giugliano, le forze dell’ordine, rappresentanti religiosi e realtà del Terzo Settore.
Proprio nella giornata di ieri, il Comune di Giugliano – sotto la guida del commissario straordinario Carmine Valente – aveva proceduto alla firma di sei contratti di comodato d’uso gratuito per l’assegnazione di altrettanti appartamenti a famiglie rom, segnando un passo avanti concreto nel percorso di inclusione e legalità.
Il prefetto Di Bari ha disposto “l’ulteriore intensificazione dei servizi di controllo del territorio”, già attivi a scopo preventivo e repressivo.
La vicenda sarà inoltre al centro di un approfondimento nella prossima seduta del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, per valutare ogni misura utile alla tutela del percorso di riutilizzo sociale dei beni confiscati alla criminalità organizzata.
Articolo pubblicato il giorno 30 Maggio 2025 - 13:14