Dallo schermo televisivo di fortunate trasmissioni comiche nazionali (Made in Sud e Colorado) alle note synth-punk e testi surreali ma riflessivi: Gino Fastidio iconico personaggio della comicità nazionale torna alla sua prima passione e annuncia il primo album ufficiale in arrivo a giugno sotto etichetta Full Heads, con il contributo di Nuovo IMAIE e prodotto dalla Graf srl.
Ad anticipare il disco è il singolo “È gas” disponibile su tutte le piattaforme digitali da oggi 23 maggio.
Il brano
Un inno dissacrante e irriverente che trasforma il tema della legalizzazione delle droghe leggere in una “canzone-tutorial” tra satira provocazione e una spinta alla normalizzazione del dibattito.
Con il suo stile trock – un mix esplosivo di punk rock e cabaret – Gino Fastidio firma un pezzo che non glorifica né condanna ma sdrammatizza l’argomento con autoironia. Il testo è una guida surreale all’uso consapevole una presa in giro dell’ipocrisia sociale e dei pregiudizi che ancora circondano certe sostanze.
“È gas” è un omaggio ai Trockati la tribù di fedelissimi che seguono il Trocker di Secondigliano nella sua crociata goliardica contro il conformismo. E mentre le battute scivolano tra le rime la canzone diventa un’invocazione alla liberalizzazione della cannabis.
In un retroscena inedito Gino Fastidio svela: “La musica è stata la mia prima ossessione, prima ancora della comicità”. “Ho iniziato scrivendo canzoni, prima di salire su un palco per far ridere” confessa. “Ma senza quelle note, forse oggi non sarei qui. Questo disco è un debito che volevo saldare da anni.”
Gino Fastidio: da trio punk demenziale a cantautore comico
Nato nel marzo 2005 come progetto discopunk demenziale, Gino Fastidio esordisce come trio con un sound travolgente e testi satirici, capaci di far ridere ma anche riflettere, grazie a quella che potremmo definire “una saggia stupidità a ritmo punk”. Tra il 2005 e il 2009, il gruppo pubblica tre autoproduzioni che ne cementano la reputazione underground: “L’era dello sporco digitale” (2005), “Odio l’era moderna” (2006) e “Io rifletto” (2009). Dischi grezzi, irriverenti, che conquistano un pubblico sempre più ampio, trasformando i Gino Fastidio in un fenomeno cult.
Dopo anni di live travolgenti e una gavetta fatta di palchi improvvisati, però, Gino, il frontman, decide di cambiare rotta. Si avvicina al cabaret, frequentando laboratori teatrali, e nel 2009 inizia una nuova avventura da solista. Armato della sua chitarra rosatronica e dalla tastiera robotronica, diventa un cantautore comico, un ibrido tra musicista e comico che presto si rivelerà un’intuizione geniale. La svolta è un successo: approda in televisione, conquistando programmi come Made in Sud, Colorado, Stasera tutto è possibile e Mad in Italy.
La sua comicità acida e musicale lo rende un personaggio unico, capace di passare da una battuta fulminante a una canzone dissacrante in un batter d’occhio. Oggi, Gino Fastidio è molto più di un comico o un musicista: è un ribelle con la chitarra, un artista che ha fatto della satira la sua arma migliore. E la strada, sembra dire, è ancora lunga.
Articolo pubblicato il giorno 23 Maggio 2025 - 12:00