Aversa – Un infermiere è stato aggredito ieri sera da un detenuto nel carcere di Aversa, in provincia di Caserta. L’episodio, denunciato dal Sappe (Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria) tramite il vicesegretario regionale Raffaele Munno, è avvenuto al Reparto VIII poco prima della chiusura delle celle alle 21.
Il detenuto, infuriato per il rifiuto di ricevere una terapia che riteneva dovuta, ha colpito l’infermiere con uno schiaffo al volto.
“Un fatto gravissimo”, sottolinea Munno, evidenziando la carenza di personale: solo cinque agenti erano in servizio per l’intero istituto, con compiti multipli e turni di otto ore. “La sicurezza è svanita, mancano rinforzi e i diritti del personale sono calpestati”, aggiunge, lamentando l’accorpamento dei posti di servizio e l’assenza di benessere lavorativo.
Pur considerato più tranquillo rispetto ad altri penitenziari, il carcere di Aversa soffre particolarmente la penuria di organico, amplificata dall’arrivo di detenuti problematici.
Donato Capece, segretario generale del Sappe, parla di una situazione nazionale “di inaudita gravità”, con suicidi, aggressioni ed evasioni in aumento a causa dello “smantellamento delle politiche di sicurezza”.
Tra le criticità, la presenza di quasi 20.000 detenuti stranieri su 62.000 totali, la vigilanza dinamica, il regime aperto e l’abolizione delle sentinelle sulle mura di cinta. Capece denuncia anche la carenza di fondi per sistemi antintrusione e l’insufficienza di organico, chiedendo interventi urgenti alla politica.
Articolo pubblicato il giorno 13 Maggio 2025 - 20:36