Roma, 25 aprile 2025 – Un allarme IT Alert ha fatto sobbalzare i romani e i fedeli poco dopo le 13 di oggi, 25 aprile, causando non poca apprensione.
Il messaggio, inviato sugli smartphone di tutti i cittadini all’interno del Grande Raccordo Anulare di Roma, ha suonato in contemporanea alle 13:11, generando confusione e paura. Molti hanno temuto un’emergenza grave, come un terremoto imminente, ma si trattava di un avviso ben più ordinario: la chiusura anticipata dell’accesso a Piazza San Pietro per l’ultimo saluto a Papa Francesco, fissata alle 17 di oggi.
L’alert, però, ha squillato anche dentro la Basilica di San Pietro, tra i fedeli raccolti in preghiera davanti al feretro del Pontefice, nonostante il divieto di tenere i cellulari accesi.
L’It-Alert, diffuso dal Dipartimento della Protezione Civile, è stato inviato in italiano, inglese, francese e spagnolo, per raggiungere il maggior numero di persone possibile, inclusi i tanti pellegrini stranieri giunti nella Capitale.
Tuttavia, il sistema solitamente riservato a emergenze catastrofiche ha colto di sorpresa i cittadini, che si sono chiesti se fosse davvero necessario un avviso così allarmistico per comunicare un’informazione logistica.
Su X, un utente ha commentato: “Un allarme su tutti i cellulari a Roma come per le catastrofi, solo per dire che Piazza San Pietro chiude alle 17? Non era meglio un comunicato?”.
E non è tutto: il suono si è propagato anche all’interno della Basilica di San Pietro, tra i fedeli che omaggiavano il feretro di Papa Francesco, nonostante le indicazioni di spegnere i dispositivi. Un momento di raccoglimento interrotto bruscamente, che ha aggiunto disagio a un evento già carico di emozione.
Le autorità, in collaborazione con la Protezione Civile e Ares 118, hanno messo in campo un dispositivo di sicurezza e assistenza imponente: 6 punti medici avanzati, 7 ambulanze medicalizzate, 11 ambulanze infermieristiche, 80 squadre di soccorso a piedi e un’unità di decontaminazione campale.
Inoltre, 50 ambulanze e 50 squadre a piedi sono state dislocate nelle zone di maggiore affluenza per gestire l’enorme flusso di pellegrini. Il sindaco Roberto Gualtieri ha dichiarato che l’afflusso al feretro sta procedendo regolarmente, mentre il prefetto Lamberto Giannini ha dettagliato il percorso del corteo funebre, che da Piazza San Pietro attraverserà i Fori Imperiali, via Labicana e via Merulana, fino alla tumulazione privata a Santa Maria Maggiore.
Tuttavia, l’episodio dell’allarme di oggi evidenzia un problema di comunicazione: in un momento di grande emotività come l’addio a Papa Francesco, sia i cittadini che i fedeli hanno bisogno di chiarezza e rassicurazioni, non di messaggi che generano paura. La Protezione Civile, pur agendo con le migliori intenzioni, dovrebbe rivedere il tono e il canale di diffusione per avvisi di natura logistica, evitando di alimentare ansie inutili – e di disturbare momenti solenni come quelli vissuti nella Basilica.
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