Cronaca Napoli

Napoli, paziente devasta con un palo l'ospedale villa Betania: personale sotto choc

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Napoli – Un nuovo episodio di violenza ha sconvolto l’Ospedale Evangelico Villa Betania nel quartiere Ponticelli.

Un uomo anziano, giunto in struttura per richiedere cure mediche, è andato su tutte le furie dopo aver scoperto di essere prenotato in un altro presidio, distruggendo vetrate e seminando il panico tra medici e infermieri.

La furia del paziente

Secondo quanto ricostruito dalla direzione sanitaria, l’uomo – dopo aver parlato con il personale di accettazione – avrebbe sradicato un paletto usato per delimitare le file e lo avrebbe scagliato contro le vetrate dell’ospedale, frantumandole.

L’intervento immediato di una volante della Polizia, allertata grazie al collegamento diretto con la Questura, ha evitato conseguenze più gravi.

L’allarme del direttore: "Violenza inaccettabile"

"Siamo costretti ancora una volta a registrare episodi gravissimi", ha denunciato il direttore generale Vincenzo Bottino, che già nei mesi scorsi aveva segnalato una preoccupante escalation di aggressioni nel presidio. "Quanto accaduto testimonia un clima di esasperazione inaccettabile – ha aggiunto –. Serve maggiore sicurezza per operatori e pazienti".

A confermare la tensione crescente è anche Davide Bruno, responsabile dell’accettazione: "La violenza non può essere tollerata, ma questi episodi riflettono un disagio diffuso".

Sicurezza potenziata dopo le proteste

Dopo le ripetute segnalazioni dell’ospedale, le forze dell’ordine avevano già attivato un collegamento diretto con la centrale operativa per garantire interventi rapidi. Ma l’ultimo episodio riaccende il dibattito sulle misure straordinarie da adottare per proteggere il personale sanitario.

RIPRODUZIONE RISERVATA Articolo pubblicato il 30 Aprile 2025 - 19:06 - Federica Annunziata

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  • E' veramente triste sentire di questi episodi di violenza negli ospedali, che dovrebbero essere luoghi sicuri per tutti. La situazione sembra peggiorare e la sicurezza deve essere una priorità, ma le cause di queste aggressioni rimangono complesse.

Pubblicato da
Federica Annunziata