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“Napoli Est, una ferita aperta da trent’anni, simbolo dell’immobilismo politico. Un territorio strategico, abbandonato a se stesso, con falde acquifere avvelenate, suoli contaminati e aria irrespirabile. La misura è colma! Basta promesse vuote, vogliamo risposte concrete sul futuro della bonifica”.
Così tuona Gennaro Saiello, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, che incalza la Regione Campania: “Vogliamo sapere quali interventi sono stati completati e il cronoprogramma di quelli in sospeso. Non tollereremo ulteriori rinvii o risposte evasive”.
Nel mirino del consigliere pentastellato anche la delocalizzazione delle attività industriali e petrolifere: “Nel 2006 fu siglato un protocollo che garantiva la presenza delle attività di stoccaggio fino al 2026. La scadenza è vicina, la Regione intende rispettare gli impegni o siamo pronti all’ennesima proroga?”.
Saiello non usa mezzi termini: “I cittadini di Napoli Est vivono in condizioni di rischio ambientale e sanitario inaccettabili. La Regione non può più tergiversare, è ora di agire”.
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