Teatro San Ferdinando/foto dal web
L’opera teatrale “Le anime morte” di Peppino Mazzotta sarà presentata in prima nazionale al Teatro San Ferdinando di Napoli dal 3 al 13 aprile. La rappresentazione è un adattamento del famoso romanzo di Gogol’, reinterpretato da Mazzotta che cura sia la riscrittura che la regia, proponendo “Le (dis)avventure di un onesto truffatore”.
Con la collaborazione di Igor Esposito alla drammaturgia, Mazzotta offre una nuova prospettiva del capolavoro ambientato nella Russia di metà Ottocento. L’opera descrive un intricato e affascinante ritratto del carattere russo, concentrandosi sulle anime morte del romanzo originale. Queste fanno riferimento ai servi della gleba deceduti per i quali i proprietari continuavano a pagare tasse fino al successivo censimento.
Il cast dell’opera include attori di grande esperienza come Federico Vanni, Milvia Marigliano e Gennaro Apicella. La produzione promette situazioni ricche di tragicomicità. Il regista osserva: **”Gogol’ ci offre, così, una tragicomica e grottesca galleria di personaggi straordinari con un’intera tavolozza di vizi e meschinità che sono manna per la scena”**, sottolineando l’attualità e la perenne attrattiva del romanzo di Gogol’ nel panorama culturale russo.
Continuano i controlli nei locali della “movida” nel quartiere Vomero. Anche la scorsa notte le… Leggi tutto
Forio d'Ischia– Ha tentato di fuggire in mare a bordo di un’imbarcazione già sottoposta a… Leggi tutto
La tecnologia fa passi da gigante, l’elettrico è il futuro, le emissioni devono calare e… Leggi tutto
Sapri – È ricoverato in gravi condizioni un giovane di 30 anni, travolto nella notte… Leggi tutto
Napoli – Una saldatura spezzata, alcuni perni di ancoraggio che si sarebbero svitati a mano.… Leggi tutto
Un'altra mattina di sangue sulle strade pugliesi. Tre ciclisti del gruppo Ciclo Avis di Andria… Leggi tutto
Leggi i commenti
La presentazione dell'opera teatrale pare interessante e anke un po' insolita rispetto a quello ke di solito vediamo nei teatri. Spero ke il nuovo adattamento possa portare una visione freska e originale del romanzo di Gogol', ma sono curioso di vedere come Mazzotta gestisce i personaggi.