NapoliI – “Contro il sovraffollamento carcerario servono urgentemente amnistia e indulto, insieme a un piano concreto per l’attuazione di misure alternative alla detenzione”.
È il messaggio lanciato dal garante dei detenuti della Campania, Samuele Ciambriello, nel corso della presentazione della sua relazione annuale 2024, tenutasi oggi nell’aula del Consiglio Regionale alla presenza del presidente Gennaro Oliviero.
Durante l’intervento, Ciambriello ha rivolto un appello al Consiglio regionale affinché si faccia promotore, presso il Governo centrale, di un’iniziativa legislativa nazionale per affrontare strutturalmente la crisi carceraria.
“In Campania – ha spiegato – ci sono 7.509 detenuti distribuiti in 15 istituti penitenziari, a fronte di una capienza regolamentare di 5.584 posti. Il carcere di Poggioreale ha un tasso di affollamento del 155,45%”.
Tra i dati più critici, la presenza di 904 detenuti con pene inferiori a un anno e 2.747 con residui di pena da 0 a 3 anni: “Numeri che indicano chiaramente quanto sia urgente ricorrere a misure restrittive alternative”.
Nel 2024, l’Ufficio del Garante ha effettuato 1.429 colloqui visivi con detenuti, 186 interventi rivolti alle direzioni penitenziarie e 165 sanitari. Significativo anche il bilancio dell’inclusione sociale: 111 detenuti diplomati, 97 iscritti all’università, 2.412 impiegati in attività lavorative gestite dall’amministrazione penitenziaria e 295 impegnati grazie all’articolo 21 o al regime di semilibertà.
Preoccupante, invece, l’aumento della criminalità minorile: sono 99 i minori detenuti, di cui 76 all’Ipm di Nisida e 28 ad Airola. “Il 72% dei 2.692 reati commessi nel 2024 – ha aggiunto Ciambriello – è attribuito a ragazzi tra i 14 e i 17 anni, segno di una profonda emergenza sociale in Campania”.
Infine, è stata sollevata anche la questione delle detenute del carcere di Pozzuoli, trasferite in altri istituti campani o fuori regione dopo la chiusura del reparto femminile nel maggio 2023.
Alla presentazione erano presenti anche i garanti delle province e dei comuni campani, tra cui don Salvatore Saggiomo (Caserta), Carlo Mele (Avellino), don Tonino Palmese (Napoli), Patrizia Sannino (Provincia di Benevento) e Giovanna Pagliarulo (Comune di Benevento).
Articolo pubblicato il giorno 23 Aprile 2025 - 15:20