Napoli – Ancora una volta, il ventre di Napoli rivela i suoi segreti più oscuri. A meno di una settimana dalla scoperta di motocicli rubati e pezzi di ricambio in un cunicolo del Rione Sanità, i Carabinieri hanno effettuato un’altra incursione nel sottosuolo di Vico II San Severo, portando alla luce un vero e proprio bunker utilizzato dalla criminalità organizzata.
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L’accesso, celato dietro un frigorifero abbandonato, ha condotto i militari e i Vigili del Fuoco specializzati in un intricato labirinto di gallerie scavate nel tufo. Un dedalo di ambienti interconnessi, degno di un film d’azione, si snoda sotto la città, richiedendo estrema cautela ad ogni passo.
L’operazione ha avuto una svolta decisiva quando i Carabinieri, superando un passaggio angusto, hanno scoperto un’ulteriore galleria nascosta. Dopo aver scalato un dislivello creato da detriti, si sono trovati di fronte a una piccola apertura celata da rifiuti.
L’esplorazione ha rivelato due scale in legno in perfette condizioni, segno di un utilizzo recente, e una scalinata in tufo che conduceva a una lastra di ferro. Oltrepassata questa barriera, i militari hanno trovato una stanza con un cumulo di detriti e uno strato di terra.
Il fucile mitragliatore nascosto in un tubo in PVC
Sotto questo terriccio, avvolto in una coperta, era nascosto un tubo in PVC arancione, sigillato alle estremità. All’interno, i Carabinieri hanno rinvenuto un fucile mitragliatore MP 38/40, un’arma da guerra perfettamente funzionante, insieme a una scatola contenente 45 proiettili calibro 9×19.
L’arma è stata sequestrata e sarà sottoposta ad analisi balistiche per verificare il suo eventuale utilizzo in crimini violenti. La scoperta conferma la presenza di un’organizzazione criminale radicata nel territorio, capace di sfruttare le cavità sotterranee per nascondere armi e condurre attività illecite.
Articolo pubblicato il giorno 15 Marzo 2025 - 07:53
E’ inceredibile come Napoli ha questi segreti nel sottosuolo, ma mi chiedo come facciano a scoprire tutto questo. I Carabinieri fanno un ottimo lavoro, pero ci vorrebbe piu prevenzione per evitare che succedano cose del genere.