Sono cinque gli indagati per gli atti di bullismo e violenza commessi la scorsa estate a Sirignano, in provincia di Avellino, ai danni di un minorenne. Le immagini dell’aggressione, diffuse sui social, avevano suscitato indignazione e sdegno, portando all’apertura di un’indagine da parte delle Procure di Avellino e del Tribunale per i Minorenni di Napoli. Gli accusati rischiano di rispondere del reato di atti persecutori.
L’inchiesta ha preso il via dopo la denuncia del deputato Francesco Emilio Borrelli (Alleanza Verdi-Sinistra), che aveva reso pubblici i video dell’aggressione. Nei filmati, la vittima viene minacciata, picchiata e costretta a baciare le mani dei componenti del branco. In uno dei passaggi più inquietanti, i giovani lo intimoriscono con una frase scioccante:
“Se parli con tua madre, ti appendiamo come Cristo in croce”.
Le riprese documentano due episodi distinti: nel primo, il ragazzo viene colpito all’interno di un appartamento da un giovane più grande, mentre gli altri riprendono la scena. Nel secondo video, il gruppo lo accerchia e lo minaccia nuovamente, colpendolo con schiaffi per dissuaderlo dal denunciare.
Grazie all’intervento della Squadra Mobile di Avellino, gli autori della violenza sono stati rapidamente identificati. Le indagini ora si concentrano sull’analisi forense dei dispositivi elettronici sequestrati ai due maggiorenni coinvolti. Due giorni fa, il Pubblico Ministero Lorenza Recano ha disposto l’acquisizione del materiale contenuto nei telefoni, alla ricerca di ulteriori elementi utili all’inchiesta.
“Se vi saranno conferme del coinvolgimento degli indagati nelle violenze” – commenta Borrelli- “occorrerà prendere seri provvedimenti ed intervenire anche nei confronti delle loro famiglie auspicandoci che non si sottraggano alle proprie responsabilità magari anche giustificando quei balordi gesti. Il fenomeno del bullismo è in continua crescita, condannare i responsabili vuol dire anche dare speranza e coraggio alle vittime.”
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E' molto triste che cose come queste succedono in nostra società. Bisogna fermare il bullismo e proteggere le vittime, ma a volte sembra che non ci siano abbastanza misure o leggi per farlo. Speriamo che la giustizia funzioni.