Non si arresta lo sciame sismico ai Campi Flegrei. Un’altra notte di scosse ha tenuto in allerta la popolazione, con quattro eventi di magnitudo superiore a 2 e il più forte, di 3.1, registrato alle 03:22. L’epicentro è stato localizzato tra la Solfatara e la zona di Pisciarelli, con ipocentro a una profondità di circa due chilometri.
L’ultima scossa in ordine di tempo è stata registrata alle 6,26 ed è stata di magnitudo 1.1.
La paura ha spinto decine di residenti di Pozzuoli a dormire fuori casa: molti hanno trascorso la notte in auto o al PalaTrincone di Monteruscello, il palazzetto dello sport adibito a centro di prima accoglienza, dove si sono rifugiate circa 35 persone. Le scosse più avvertite si sono verificate alle 21:23, 01:06, 01:28 e poi le due repliche delle 03:22.
Negli ultimi tre giorni, i sismografi dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) hanno registrato oltre 400 eventi sismici nell’area flegrea. A scopo precauzionale, anche oggi le scuole di Pozzuoli resteranno chiuse.
Intanto, il capo della Protezione Civile, Fabio Ciciliano, sarà oggi alle 18:30 a Monterusciello per un incontro informativo con la cittadinanza, insieme al prefetto di Napoli Michele Di Bari, al direttore della Protezione Civile regionale Italo Giulivo, al direttore dell’Osservatorio Vesuviano Mauro Di Vito e alla direttrice del Dipartimento VulcaniINGV Francesca Bianco. Presenti anche i sindaci di Pozzuoli, Bacoli e Napoli.
Secondo i dati dell’Osservatorio Vesuviano, la scossa di magnitudo 3.9 registrata alle 00:19 tra sabato e domenica ha provocato uno scuotimento significativo del suolo. La stazione di Pisciarelli ha rilevato un’accelerazione pari a 0.5 g, ovvero la metà della forza di gravità terrestre, segnale di un’attività sismica particolarmente intensa.
Secondo la rivista scientifica Il Mondo dei terremoti: ” Si tratta di un valore importante che ci conferma per l’ennesima volta quanto conti poco la magnitudo di un evento, soprattutto quando si parla dei Campi Flegrei, dove le scosse sono molto superficiali. È inutile gridare allo stupido complotto della “magnitudo abbassata”, lo scuotimento che avvertiamo in superficie dipende da una miriade di fattori diversi, tra cui l’epicentro, l’ipocentro, la composizione geologica del suolo e il tipo di edificio in cui ci si trova durante la scossa.
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