Calcio

Choc in Camerun, portiere 19enne tenuto in ostaggio e torturato dal presidente del club per un presunto caso di calcioscommesse

Condivid

Un'incredibile vicenda di abusi e violenza ha scosso il calcio in Camerun, dove un presunto caso di scommesse sportive ha portato a un rapimento e a torture a danno di un giovane portiere.

La storia arriva da Limbe, una città del paese, dove il presidente del club di prima divisione Victoria United, Valentin Kwain, è accusato di aver sequestrato e torturato per tre giorni il proprio giocatore, Djomeni Éric Parfait. Secondo quanto riportato dalla stampa locale, il presidente Kwain avrebbe accusato il portiere di aver manipolato delle partite, vendendole e scommettendo su un sito di gioco online, 1Xbet.

Dopo aver portato il calciatore davanti alle autorità, che non hanno trovato alcuna prova contro di lui, Kwain avrebbe deciso di ricorrere a mezzi illeciti. L’uomo, infatti, avrebbe fatto rapire Parfait dai suoi uomini di fiducia, e attualmente il giocatore sarebbe nascosto in una località sconosciuta.

La notizia è emersa grazie alla denuncia della madre del calciatore, che, preoccupata per il figlio, si è recata negli uffici del Victoria United per chiedere spiegazioni. Secondo quanto riportato, la donna è stata allontanata con violenza dal presidente Kwain, che ha respinto ogni richiesta di chiarimento.

L'Unione Nazionale dei Calciatori del Camerun (Synafoc) ha preso posizione a favore di Djomeni, esprimendo il suo pieno sostegno al giovane portiere e chiedendo giustizia. "Giustizia per Éric Parfait Djomeni! Il giovane portiere del Victoria United è stato rapito, tenuto prigioniero e torturato dal famigerato presidente del suo club, Valentin Kwain. Eric Parfait Djomeni, hai tutto il mio sostegno"

, ha dichiarato Jacques Marcel Itiga Itiga, responsabile della comunicazione del sindacato camerunense.
Articolo pubblicato il 25 Febbraio 2025 - 13:45 - Federica Annunziata

Leggi i commenti

  • La situazion è molto complessa e ci sono tanti aspechti da considerare. È importante che le autorità indaghino a fondo su questi accadimenti per garantire che giustizia venga fatta. La violenza non è mai la soluzione, specialmente in un ambiente sportivo.

Pubblicato da
Federica Annunziata