Cronaca di Napoli

Campi Flegrei, nuovo studio sui fenomeni sismici: aumentano gli sciami “burst-like”

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Un team di ricercatori dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) e dell’Istituto per il Rilevamento Elettromagnetico dell’Ambiente (Irea-Cnr) ha condotto uno studio innovativo sull’interazione tra deformazioni del suolo, sismicità e attività idrotermale nei Campi Flegrei.

La ricerca, pubblicata sulla rivista Nature Communications, ha evidenziato un incremento della sismicità nell’area vulcanica, che dal 2005 sta attraversando una fase di agitazione (unrest) con segnali di intensificazione. Dal 2021, gli esperti hanno registrato un aumento della frequenza degli sciami sismici di tipo vulcano-tettonico, caratterizzati da intervalli sempre più brevi tra un evento e l’altro. Questi sciami, definiti “burst-like”, si manifestano con una rapida sequenza di piccoli terremoti, rendendo complessa la distinzione tra i singoli eventi nei sismogrammi tradizionali.

“Questi eventi sismici, difficili da identificare con le tecniche standard, si accompagnano a un’accelerazione nei fenomeni di sollevamento del suolo, all’incremento dell’attività sismica ordinaria e a una maggiore emissione di gas”, spiega Flora Giudicepietro, ricercatrice Ingv e prima autrice dello studio.

Un’anomalia geodetica nei Campi Flegrei

L’analisi multidisciplinare ha individuato una particolare anomalia geodetica nell’area del Monte Olibano, principale zona idrotermale della caldera flegrea. “Dal 2021, questa regione si solleva meno rapidamente rispetto alle aree circostanti, suggerendo dinamiche complesse legate all’interazione tra sismicità, deformazioni del suolo e attività idrotermale”, aggiunge Francesco Casu, dirigente di ricerca del Cnr-Irea.

In altri contesti vulcanici, sciami sismici di tipo “burst-like” sono stati associati a esplosioni freatiche e fasi critiche di unrest, suggerendo che i fenomeni registrati potrebbero essere indicatori di cambiamenti significativi nel sistema idrotermale dei Campi Flegrei. Lo studio ha permesso di integrare tecnologie avanzate di geofisica, geochimica, geodesia e osservazione satellitare, offrendo un’interpretazione più approfondita dell’evoluzione del sistema vulcanico flegreo.


Articolo pubblicato il giorno 26 Febbraio 2025 - 16:13

Federica Annunziata

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Federica Annunziata

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