Sciopero generale dei metalmeccanici nel Casertano, il corteo per le strade del capoluogo e presidio fuori la sede di Confindustria al quale hanno partecipato circa 300 manifestanti, tra lavoratori e rappresentanti sindacali
“Lo sciopero di oggi è un grido di allarme”, ha dichiarato Francesco Percuoco, segretario generale della Fiom-Cgil di c. “Le vertenze aperte, come quelle di Jabil e Softlab, mettono a rischio migliaia di posti di lavoro e l’intero tessuto industriale del territorio. Non possiamo accettare che si continui a speculare sulla nostra pelle”.
Al centro della protesta, la difficile situazione dello stabilimento Jabil di Marcianise, dove è in corso una procedura di licenziamento collettivo per 413 dipendenti. “Non ci arrenderemo”, hanno scandito i lavoratori, “difenderemo i nostri diritti e il nostro futuro”.
A preoccupare è anche la sorte dei 150 ex dipendenti Jabil, ora in forza alla Softlab. Con la fine della cassa integrazione, anche per loro si prospetta un futuro incerto.
I sindacati chiedono un intervento deciso delle istituzioni per sostenere le imprese in difficoltà e garantire il futuro occupazionale dei lavoratori. “Non possiamo permetterci di perdere un’altra battaglia”, ha concluso Percuoco. “La nostra voce deve essere ascoltata”.
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