Una grotta soggetta a vincoli paesaggistici e naturalistici sull’isola di Ventotene è stata trasformata in una dependance a uso abitativo, suscitando indignazione e provvedimenti giudiziari.
Protagonisti della vicenda sono il generale Giovanni Macioce, commissario straordinario per la messa in sicurezza del carcere di Santo Stefano, e due imprenditori locali, Luigi ed Ercolano Sportiello.Potrebbe interessarti
Eco-ansia: 3 giovani su 4 sono preoccupati per il Pianeta, ma in troppi ignorano le regole base del riciclo
Napoli, catturato in Romania dopo 11 anni di latitanza il boss della droga
Caso La Russa Jr, archiviata l'accusa di violenza sessuale
La Reggia di Caserta si prepara al “Gran Ballo delle Regine”: un viaggio nella danza dell’Ottocento
L’intervento mira a fermare un progetto completamente abusivo che prevede la costruzione di strutture in cemento armato all’interno di una grotta di altissimo valore storico e ambientale. Durissima la presa di posizione del sindaco di Ventotene, Carmine Caputo: “Il rispetto della legge e soprattutto la tutela del patrimonio naturalistico di Ventotene devono essere la priorità. È inaccettabile che una grotta dall’alto valore storico e naturalistico sia stata trasformata in un’abitazione”.
Le indagini, che hanno portato alla luce le presunte violazioni, hanno coinvolto direttamente l’ex generale della Guardia di Finanza e i due imprenditori pontini. La vicenda è già approdata in tribunale: il processo a carico dei tre imputati inizierà presso il tribunale di Cassino il prossimo marzo.






Commenti (1)
L’articolo solleva questioni importanti riguardo la tutela dell’ambiente e il rispetto delle leggi. È preoccupante vedere come strutture di valore storico possano essere trasformate in abitazioni. Speriamo che le autorità agiscano con serietà per proteggere questi luoghi.