Sequestro beni per 350mila euro a pregiudicato mafioso
Prosegue senza sosta l’intensa attività di prevenzione antimafia condotta dalla Prefettura di Napoli, con il sostegno delle Forze dell’ordine e della Direzione Investigativa Antimafia (DIA). L’obiettivo è chiaro: arginare le infiltrazioni della criminalità organizzata nel tessuto socio-economico di un territorio particolarmente esposto alle mire delle consorterie malavitose. Un allarme che trova ulteriore conferma nello studio condotto dall’Ufficio Studi CGIA di Mestre, secondo cui, delle 150mila imprese sotto il controllo della criminalità organizzata in Italia, quasi 18.500 operano nell’area metropolitana di Napoli.
In questo delicato contesto, il lavoro del Prefetto Michele di Bari si è tradotto nel 2024 in numerose interdittive antimafia emesse nei confronti di aziende locali. Tali provvedimenti hanno colpito società attive in settori strategici come il ciclo dei rifiuti, le pompe funebri, l’edilizia e varie attività commerciali. Queste misure, essenziali per contrastare l’infiltrazione mafiosa nell’economia legale, sono state accompagnate da una costante attenzione agli enti locali, invitati a rispettare scrupolosamente l’obbligo di acquisire la documentazione antimafia attraverso la Banca Dati Nazionale Antimafia (BDNA).
Il Prefetto ha inoltre ribadito l’importanza di adottare tempestivamente i provvedimenti conseguenti alle interdittive, come la risoluzione dei contratti con le aziende interdette e la revoca di licenze o concessioni. Questo impegno è cruciale per evitare che le imprese soggette a interdizione continuino a operare indisturbate, minando così l’efficacia delle misure antimafia.
Nei giorni scorsi, il Prefetto ha emesso altre sette interdittive nei confronti di società attive nei settori dell’edilizia e dei lavori pubblici. Questi provvedimenti sono il risultato diretto delle ispezioni condotte presso i cantieri, con particolare attenzione alle grandi opere pubbliche e a quelle finanziate con i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr).
L’attività ispettiva, coordinata dalla DIA e affidata al Gruppo Interforze, ha visto un meticoloso lavoro di verifica sui cantieri, sulle imprese coinvolte, sul personale impiegato e sui mezzi utilizzati. Il Gruppo, composto da rappresentanti delle Forze dell’ordine, dell’Ispettorato del Lavoro e del Provveditorato alle Opere Pubbliche, ha il compito di analizzare la documentazione amministrativa e i dati raccolti, garantendo un controllo puntuale e approfondito.
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