Napoli. Ha il cuore e l’anima ancora pieni di dolore l’arcivescovo di Napoli, don Mimmo Battaglia: “Guardo alla mia terra di Napoli bella e ferita, troppo ferita da un’ondata di violenza che non sembrerebbe arrestarsi”.
Lo ha detto nel suo intervento all’inaugurazione dell’anno accademico della Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale a Napoli. Battaglia ha sottolineato che “è un dolore immenso dover consegnare alla terra giovani vite stroncate da un’arma da fuoco spesso brandita da un assassino altrettanto giovane.
Io vescovo sia dell’uno che dell’altro soggetto piango la morte della vittima innocente e mi interrogo sulla sorte del colpevole, lacerato da un dolore inesprimibile come padre di entrambi, di Caino e di Abele”.
Un grido di dolore e d’allarme che il presule ha piu’ volte lanciato in seguito agli ultimi fatti di cronaca, che hanno coinvolto dei minori, a Napoli e in provincia.
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E' molto triste sentire queste parole del vescovo, ma penso che sia importante anche parlarne in modo costruttivo. Napoli ha bisogno di aiuto e di sostegno per superare questa violenza che sembra non finire mai.