Nella giornata di sciopero nazionale organizzata dal sindacato Si Cobas, i lavoratori hanno manifestato con azioni di protesta nei principali porti della Campania, bloccando per alcune ore gli accessi sia a Salerno che a Napoli. La mobilitazione ha preso il via in mattinata, con i manifestanti che hanno impedito l’ingresso ai varchi principali, paralizzando temporaneamente le attività portuali.
“Napoli si appresta ad accogliere il G7 dei Ministri della Guerra, mentre i lavoratori e le lavoratrici in lotta, dopo aver picchettato i loro magazzini, hanno bloccato le rampe di accesso alla principale area industriale, il porto”, si legge in una nota diffusa dal sindacato. La protesta non è solo contro le politiche governative in tema di lavoro, ma anche contro le condizioni di sicurezza nei luoghi di lavoro.
“L’ennesima morte sul lavoro, avvenuta pochi giorni fa, dimostra come la guerra che il governo italiano esporta all’estero si rifletta in una guerra quotidiana che colpisce la classe lavoratrice”, si sottolinea nel comunicato del Si Cobas. Le manifestazioni sono parte di una mobilitazione più ampia, volta a richiamare l’attenzione su diritti, sicurezza e dignità sul posto di lavoro, in un contesto di crescente insoddisfazione per le condizioni in cui operano molti lavoratori italiani.
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