Napoli, città dove la vita e la morte si intrecciano in un abbraccio indissolubile, rinnova il suo dialogo con l’aldilà attraverso la terza edizione di “Ua’nema: Festa degli Altri Vivi”. Questo evento, organizzato dal Comune di Napoli, si terrà dal 30 ottobre al 3 novembre, e rappresenta molto più di una semplice commemorazione dei defunti: è un omaggio a quei “vivi” che, secondo la tradizione napoletana, non abbandonano mai veramente il mondo dei viventi.
“Ua’nema” si distingue per il suo approccio profondo, che va oltre il macabro spettacolo di celebrazioni come Halloween, offrendo una riflessione radicata nella cultura e nella spiritualità partenopea. Il culto delle anime del Purgatorio, anticamente praticato nei sotterranei della città, trova nuova vita attraverso questa manifestazione, che invita a riscoprire i luoghi storici carichi di memoria e a coltivare un sentimento di cura e rispetto per i defunti.
Francesca Amirante, consigliera del sindaco per il patrimonio culturale, spiega: “Alla terza edizione, Ua’nema si conferma un evento dedicato agli ‘altri vivi’. È una manifestazione che mira a far conoscere o riscoprire i luoghi legati al culto delle anime del Purgatorio, come l’ipogeo dei Cristallini e la Basilica di San Pietro ad Aram”. Questi spazi suggestivi, infatti, si trasformeranno in teatri di raccoglimento e meditazione, dove i visitatori potranno riflettere sul fragile confine tra vita e morte.
Ma “Ua’nema” non è solo culto e spiritualità. Il programma è ricco e variegato, spaziando dall’arte al cinema, passando per la musica. Tra gli ospiti di spicco, la cantante internazionale Petra Hermanova e il poliedrico David Riondino offriranno performance artistiche di grande intensità, mentre una rassegna cinematografica renderà omaggio ai maestri dell’horror italiano come Mario Bava e Dario Argento. Un altro momento imperdibile sarà il suggestivo funerale jazz in stile New Orleans, eseguito dalla marching band Castellan Brass, che porterà tra le strade di Napoli un vibrante mix di lutto e celebrazione.
Andrea Mazzucchi, consigliere del sindaco per le biblioteche e la programmazione culturale integrata, sottolinea l’importanza simbolica di questa iniziativa: “Ua’nema rappresenta un segnale importante non solo per la programmazione culturale, ma anche perché ci invita a riflettere, in un momento così tragico per il Mediterraneo, sul significato profondo della morte e sul rispetto per i defunti”.
Napoli, con il suo peculiare rapporto con l’eternità, si trasforma così in un immenso spazio di memoria collettiva. Circa 20 luoghi storici saranno aperti al pubblico gratuitamente, tra cui la Congrega di San Francesco d’Assisi, la Chiesa di Santa Luciella ai Librai e l’Arciconfraternita dei Bianchi dello Spirito Santo. Oltre alle visite guidate, il programma prevede spettacoli teatrali, concerti e incontri culturali. Le prenotazioni, già disponibili sul sito del Comune di Napoli, garantiranno un accesso sicuro e organizzato agli eventi.
In una città dove i morti non sono mai davvero assenti, ma continuano a vivere nei ricordi, nelle strade e nelle storie, “Ua’nema” rappresenta una straordinaria occasione per celebrare il mistero dell’esistenza con rispetto, profondità e anche con quella leggerezza che solo Napoli sa rendere armonica.
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