Oggi, dinanzi al Tribunale di Benevento, in composizione collegiale con il presidente Fallarino e i giudici a latere Dott.ssa Palmieri e Dott.ssa Telaro, si è svolto il processo al clan della Valle Caudina denominato “Zeus”.
Processo che vede imputati Luigi Bisesto, 62 anni, di Sant’Agata De Goti; Fiore Clemente, 66 anni, di San Martino Valle Caudina; Umberto Vitagliano, 60 anni, di San Martino Valle Caudina; Domenico Nuzzo, 50 anni, di Santa Maria a Vico; Raffele Cesare, 50 anni, di Dugenta; e Rinaldo Clemente, 42 anni, di San Martino Valle Caudina.
Il processo è stato accorpato con un altro procedimento riguardante Mango Pierantonio e altri imputati.
I reati contestati spaziano dall’associazione a delinquere di stampo mafioso alle estorsioni con metodo mafioso, fino all’associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti, aggravata dal metodo mafioso, oltre ad altri reati.
L’udienza di oggi ha visto al centro la questione dell’utilizzabilità delle intercettazioni, sollevata principalmente dall’avvocato Vittorio Fucci, che ha anche presentato una corposa memoria. A
seguire, gli Avvocati Ettore Marcarelli, Marcello Severino, Danilo Di Cecco e Mario Pasquale Fortunato hanno discusso la questione, depositando anch’essi delle memorie. Il Collegio si è riservato di decidere e scioglierà la riserva nella prossima udienza, fissata per il 14 novembre.
Pozzuoli – Sabato 9 agosto, dalle 18:00 alle 2:00, il Frontemare Ambasciatori di Licola (Viale… Leggi tutto
Quello che doveva essere un test di preparazione si è trasformato in una serata ad… Leggi tutto
A Pianura, quartiere occidentale di Napoli, il T1 è molto più di un palazzo abusivo:… Leggi tutto
La Procura della Repubblica di Paola ha disposto il sequestro, su tutto il territorio nazionale,… Leggi tutto
Cambio al vertice di Napoli Servizi. L’assemblea dei soci ha nominato Francesca Maciocia nuova direttrice… Leggi tutto
Un’escalation di minacce, insulti e violenza fisica, culminata in un’aggressione che ha lasciato la vittima… Leggi tutto
Leggi i commenti
Interessante articolo, ma speriamo che la giustizia faccia il suo corso.