Napoli. “Tanto qui vinciamo sempre noi.Ti mandiamo Bin Laden a metterti le bombe”.
Un’escalation di violenza e intimidazioni sta sconvolgendo il quartiere di Forcella, a Napoli.Al centro della vicenda, due autorimesse rivali.
Da quando, nel 2022, un nuovo garage, riconducibile al clan Mazzarella, ha aperto i battenti, il titolare di un’autorimessa già esistente subisce continue minacce e intimidazioni.Secondo quanto denunciato al deputato Francesco Emilio Borrelli, i dipendenti del nuovo garage avrebbero occupato abusivamente parte della strada, deviando i clienti verso la loro attività e ostacolando quella del concorrente.
Le minacce, però, non si sono fermate qui.Il titolare della vecchia autorimessa avrebbe ricevuto esplicite intimidazioni dal gestore del nuovo garage, che avrebbe vantato protezioni in seno alle forze dell’ordine e alla magistratura.
Questa escalation di violenza conferma ancora una volta come la camorra napoletana, attraverso le sue ramificazioni imprenditoriali, continui a infiltrarsi nel tessuto economico legale, utilizzando metodi mafiosi per eliminare la concorrenza e garantirsi il monopolio di determinati settori.In questo caso, l’ombra del clan Mazzarella incombe su un quartiere già segnato da anni di conflitti tra le cosche.
Lo stesso Borrelli, dopo raccolto la testimonianza della vittima e aver documentato i traffici attorno all’autorimessa del clan, ha subito minacce e tentativi di aggressione, uno donna, che sarebbe la moglie del titolare ha tentato di sferrargli un pugno in faccia.Sono dovute intervenire tre pattuglie della Polizia di Stato che hanno identificato gli aggressori, ritenuti sempre legati al clan.
“Non farò mai alcun passo indietro, nemmeno di fronte a minacce ed aggressione.”- ha dichiarato il parlamentare- ”Il loro scopo è quello di intimidire e mettere paura, ma io ormai ci ho fatto il callo, il mio è quello di debellare la camorra dalla mia terra.
Sono sempre più determinato su questo fronte.
Cittadini, commercianti ed imprenditori devono però godere di maggiori tutele dallo Stato che deve garantire l’incolumità di chi denuncia e fare pulizia sulle strade e nelle attività economiche le quali richiederebbe controlli incrociati più approfonditi evitando così che gruppi criminali possano controllare il mercato facendo leva sulla legge della paura e dell’intimidazione attraverso attività predatorie.
Sconfiggere i clan non è così semplice ma neanche impossibile come a volte si vuol far credere.Ciò che fa la differenza sono le motivazioni e la determinazione.
Intorno ai garage privati si stanno muovendo interessi criminali torbidi.”
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