Reggia di Caserta, nuova vita per le Serre di Graefer
Caserta. Le Serre Borboniche e la Serra Moderna della Reggia di Caserta tornano a splendere dopo oltre otto anni di chiusura.
Il progetto di riqualificazione, realizzato grazie a una collaborazione virtuosa tra la Reggia e le imprese locali, riunite sotto il nome “Le Serre di Graefer”, rappresenta la prima sperimentazione in Italia su un giardino storico.
Questo modello innovativo potrebbe ispirare nuove politiche di gestione del verde storico in tutta Europa.
Il progetto prende il nome dal giardiniere reale Johann Andreas Graefer e mira a rilanciare culturalmente ed economicamente il sito. L’obiettivo è ripristinare l’originaria funzione delle Serre, come luoghi dedicati all’acclimatazione, allo studio scientifico, alla riproduzione e alla vendita di piante, sia locali che esotiche, coltivate nel Giardino Inglese della Reggia.
Il pubblico avrà accesso a un’area di oltre 16.000 metri quadrati, di cui 7.638 destinati al vivaio, con quattro serre, espositori e l’antica scuola botanica. Saranno organizzati spazi per la vendita di piante, eventi culturali, percorsi educativi e laboratori per bambini e famiglie.
La serra a botte è stata ulteriormente valorizzata dai dipinti di Danilo Ambrosino, che ha donato alcune opere al Museo dopo la conclusione della sua mostra “Nel Giardino Del Re – Un tesoro di luce e foglie”, curata da Alessandra Pacelli. Le opere si ispirano al “Plantarum Regii Viridarii Casertani”, un catalogo ottocentesco delle specie presenti nei giardini reali borbonici.
“Con queste opere – ha affermato Tiziana Maffei – abbiamo riqualificato una parte preziosa del Giardino Inglese, assicurando la conservazione programmata del suo patrimonio vegetale.
Il Museo non è un luogo statico, ma uno spazio vivo, capace di creare. Abbiamo riattivato il ruolo produttivo delle serre attraverso un partenariato pubblico-privato, rispettando l’identità borbonica del sito, che in passato era parte di un sistema autosufficiente ed economicamente sviluppato.
Restituiamo al pubblico un luogo senza tempo del Museo verde, riportando le serre alla loro funzione originaria, in un’ottica di economia circolare e sostenibilità.”
Antonio Maisto, presidente di “Le Serre di Graefer” SCARL, ha aggiunto: “Da sabato 21 settembre sarà possibile intraprendere un affascinante viaggio tra storia, natura e botanica, acquistando piante uniche del Giardino Inglese della Reggia.
Questo progetto rappresenta un passo importante nella valorizzazione del territorio casertano. Siamo certi che le Serre diventeranno un punto di riferimento per gli appassionati di botanica e per tutti coloro che cercano un’atmosfera suggestiva e unica.”
Alfonsina Russo, Direttore del Dipartimento per la valorizzazione del patrimonio culturale, ha concluso sottolineando come la valorizzazione economica del patrimonio culturale derivi da una visione chiara, portata avanti con passione, attraverso collaborazione e condivisione con il settore privato.
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