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IL CASO

Napoli: dirottava pazienti in clinica, pena ridotta per l'ortopedico Paolo Iannelli

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Pena ridotta in appello per Paolo Iannelli, il noto ortopedico napoletano condannato in primo grado a nove anni di reclusione nell’ambito del processo sui pazienti “dirottati” dall’ospedale Cardarelli a una clinica privata. La seconda sezione della Corte di Appello di Napoli, presieduta da Maria Francica, ha ridotto la condanna a sette anni e undici mesi, dopo aver assolto il medico da uno dei capi d'accusa "perché il fatto non sussiste" e dichiarato prescritti altri tre.

La decisione della Corte rappresenta una sostanziale conferma del quadro accusatorio tracciato in primo grado dalla Procura di Napoli, rappresentata dal pm Henry John Woodcock.

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I giudici hanno infatti ritenuto Iannelli responsabile di gran parte delle accuse che gli erano state mosse, confermando la gravità dei fatti contestati.

Insieme alla condanna penale, Iannelli è stato inoltre condannato a pagare le spese processuali e quelle sostenute dalle parti civili, tra cui figurano alcuni pazienti e l’ospedale Cardarelli, coinvolto direttamente nello scandalo. Rimane invariata, invece, la condanna per l’altro medico imputato nel processo, Mario Chiantera, anch’egli chiamato a sostenere le spese di giudizio.

Il caso ha suscitato grande attenzione pubblica e mediatica, mettendo in luce un sistema di malaffare che ha gettato ombre sull’etica professionale e sulla gestione della sanità pubblica. Con questa sentenza, la giustizia ha fatto un ulteriore passo verso la verità, delineando le responsabilità individuali in una vicenda che ha colpito profondamente la fiducia dei cittadini verso il sistema sanitario.

Articolo pubblicato il 26 Settembre 2024 - 14:14 - Federica Annunziata

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