Una denuncia contro le religioni usate come giustificazione dei mali del mondo Nuovo singolo per i The Underdogs. La band, che fa delle denunce sociali il proprio inno, con “In the Name of God” si scaglia contro le religioni e tutte quelle forme di culto usate come giustificazione delle atrocità perpetrate dagli uomini.
La Critica alle Credenze
Il singolo non si concentra su una religione in particolare, ma analizza le credenze in generale e come gli uomini siano vulnerabili e facilmente manipolabili. Bisognosi di trovare un significato al loro vivere, molte persone si rifugiano nella fede, arrivando ad accettare gli abusi e le guerre fatte in suo nome.
Il Pericolo delle Religioni
La canzone identifica un ulteriore pericolo nelle religioni: l’idea di Dio porta l’uomo a cancellare sé stesso come protagonista del processo storico. Questo impedisce di comprendere il conflitto sociale esistente tra le classi e la conseguente necessità di lottare.
Chi Sono i The Underdogs
The Underdogs sono un gruppo punk rock formatosi nel 2018. L’idea di creare la band è dei suoi due fondatori, Federico, il cantante, e Max, il chitarrista. Da sempre affascinati dal punk rock, si ispirano a band storiche come The Ramones, Sex Pistols e The Adicts, fino ai gruppi pop punk del nuovo millennio.
La Scelta del Nome
La scelta del nome “The Underdogs” si focalizza sulla categoria delle persone svantaggiate, un’espressione che, nel loro caso, calza a pennello. Hanno rischiato di mollare il progetto dopo che molti componenti avevano deciso di ritirarsi, ma negli ultimi due anni, dopo vari cambiamenti, hanno trovato il quartetto vincente grazie all’aggiunta di Massimo al basso e Federico alla batteria.
La Voce degli Svantaggiati
Con i loro inediti, i The Underdogs vogliono esprimere la loro voglia di far sentire la propria voce e le proprie idee, utilizzando come mezzo di comunicazione l’unica cosa che più li unisce: la musica.
Articolo pubblicato da Federica Annunziata il giorno 2 Agosto 2024 - 12:42
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