Volla. Avevano chiesto il pagamento di una tangente con cadenza trimestrale a un imprenditore di Volla.
Avevano fatto un riferimenti esplicito al clan Veneruso-Rea al quale risultavano affiliati. Ma l'imprenditore non ha avuto paura e li ha denunciati.
E così stamane i Carabinieri della Compagnia di Torre del Greco hanno eseguito un decreto di fermo d’indiziati di delitto, emesso dalla Procura della Repubblica di Napoli – Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di due individui fortemente sospettati di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso.Potrebbe interessarti
Napoli, lite in casa durante i domiciliari: “Meglio il carcere”, 54enne evade e si fa arrestare
Qualiano, traffico di droga: arrestato 57enne
Napoli, stretta ai Baretti di Chiaia: scatta la caccia ai parcheggiatori abusivi
Porto di Pozzuoli, il pontone galleggiante sarà operativo a gennaio: il piano per superare il bradisismo
I sospettati avrebbero fatto ricorso alla capacità d’intimidazione dell’associazione camorristica denominata clan "Veneruso-Rea", storicamente attiva nell’area orientale di Napoli, in particolare nei Comuni di Volla e Casalnuovo di Napoli.
Le indagini, condotte dai Carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Torre del Greco e avviate a seguito della denuncia presentata da un imprenditore di Volla, hanno rivelato che gli indagati si sono presentati presso la sua azienda, esigendo illecitamente il pagamento di somme di denaro con cadenza trimestrale.
A seguito delle indagini, il GIP presso il Tribunale di Nola ha disposto la misura della custodia cautelare in carcere per entrambi gli indagati.






























































Lascia un commento