Il cuore degli Appartamenti reali della Reggia di Caserta ha ritrovato il suo antico splendore grazie alla conclusione dei restauri delle sale del Trono, di Marte, di Astrea e degli Argenti. Gli interventi, finanziati con oltre 920mila euro dai fondi del Programma Operativo Complementare di azione e coesione 2014-2020 al PON Cultura e Sviluppo 2014-2020, hanno riportato alla luce la magnificenza di questi ambienti storici.
“Con costanza e professionalità, grazie all’impegno tecnico e all’esperienza del personale della Reggia, le ditte specializzate hanno condotto i lavori con grande sapienza nonostante le complessità di garantire la fruizione delle sale e mantenere il decoro”, ha dichiarato Tiziana Maffei, direttore del Museo del Ministero della Cultura.
I restauratori hanno operato in condizioni difficili, lavorando anche a quasi venti metri di altezza per intervenire su pareti decorate, dipinti e pavimenti degli ambienti più imponenti del piano nobile del Palazzo e delle intime Sale degli Argenti. Durante i lavori, il museo è rimasto aperto al pubblico, permettendo ai visitatori di osservare da vicino l’abilità e la precisione degli esperti.
Prima di ogni intervento, sono state effettuate indagini diagnostiche preliminari per valutare lo stato conservativo degli apparati decorativi. Nelle Sale di Astrea, Marte e Trono, gli stucchi ridipinti in epoche passate sono stati ripristinati, eliminando lesioni e distacchi. Il consolidamento è avvenuto tramite l’inserimento di perni in vetroresina e la stuccatura con materiali idonei, seguiti dall’equilibratura cromatica.
Uno degli interventi più complessi ha riguardato la grande tela della Sala di Astrea, dedicata alla dea della Giustizia e realizzata dal pittore francese Jacques Berger. La tela, attaccata alla volta, è stata smontata e riposizionata dopo un accurato restauro dell’intonaco retrostante, lesionato al centro e agli angoli.
Nella Sala del Trono, i restauratori hanno lavorato sull’affresco di Gennaro Maldarelli che raffigura “La posa della prima pietra del Palazzo Reale”, rappresentante la corte con il re Carlo, la regina Maria Amalia e Luigi Vanvitelli. Il dipinto presentava lesioni e un colore polveroso, richiedendo un intervento approfondito.
Il restauro ha interessato anche la pavimentazione della sala destinata alle pubbliche udienze, lunga più di 40 metri, decorata a “finto marmo”. Dopo una pulitura meccanica e chimica, il pavimento è stato consolidato e stuccato, con un ritocco pittorico finale che ha ricreato le venature originali.
Nelle Sale degli Argenti, le decorazioni delle volte e delle pareti sono state restaurate, eliminando lesioni e sollevamenti di colore. I lavori sono stati realizzati dalla cooperativa Archeologia. “È una grande soddisfazione vivere con il pubblico un concetto di cura quotidiana, dove i grandi interventi si inseriscono in un processo di consapevolezza per salvaguardare il patrimonio”, ha concluso Maffei, sottolineando l’importanza della missione museale.
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