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Carceri emergenza suicidi anche in Campania

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Suicidi in aumento nelle carceri della Campania: ben 6 dall'inizio dell'anno, 3 solo a Poggioreale.

La Campania non è immune all'emergenza suicidi che attanaglia le carceri italiane. I dati diffusi da Samuele Ciambriello, Garante campano dei detenuti, sono allarmanti: un quadro desolante che evidenzia la necessità di un intervento urgente e incisivo.

Non solo detenuti. Tra le vittime, purtroppo, figurano anche 6 agenti di Polizia Penitenziaria. Un campanello d'allarme che sottolinea il profondo disagio che pervade il sistema carcerario regionale.

Pene alternative e decreti inadeguati.

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Il Garante Ciambriello sollecita l'adozione di misure alternative alla detenzione, come l'affidamento in prova e la detenzione domiciliare, soprattutto per tossicodipendenti e persone in attesa di giudizio.

Critica il decreto-legge Carceri del Governo, definendolo privo di misure concrete per decongestionare le carceri e offrire reali opportunità di reinserimento.

Don Tonino Palmese, Garante comunale, sollecita un approccio umano. Rimarca l'importanza di superare la mera burocrazia per conoscere i detenuti come persone, con le loro storie e fragilità. Sostiene l'incontro tra le "carte" e i "volti" per favorire una riumanizzazione del sistema penitenziario.

Gennaro Oliviero, Presidente del Consiglio Regionale, promette un impegno concreto. Annuncia una seduta monotematica in autunno per approfondire la questione e impegna la Giunta ad azioni concrete, sollecitando il Governo a un intervento incisivo che vada oltre i decreti legge privi di reale efficacia.

Un problema complesso che richiede soluzioni coraggiose. La Campania, come il resto d'Italia, ha il dovere di tutelare la salute e la dignità dei detenuti, offrendo loro reali opportunità di riscatto e garantendo condizioni di vita carceraria accettabili. L'urgenza di un intervento serio e strutturale non può essere ignorata.

Articolo pubblicato il 9 Luglio 2024 - 20:13 - Gustavo Gentile

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