foto da ansa
E’ stato sfondato il muro dei 200 decessi di pedoni sulle strade italiane: dall’inizio dell’anno a domenica 7 luglio il conto delle vittime, compiuto dall’Osservatorio Asaps-Sapidata dell’Associazione sostenitori della Polizia stradale, ha raggiunto quota 205, di cui sette nell’ultima settimana. Si tratta di 136 uomini e 69 donne: 119 di questi, il 58%, avevano più di 65 anni.
Il primo semestre – commenta il presidente dell’Asaps, Giordano Biserni – ha confermato come i pedoni siano gli utenti più indifesi sulla strada, soprattutto quando sono anziani. Nei primi sei mesi del 2023 furono 191: c’è stato quindi un aumento di sette decessi a fine giugno, “a dimostrazione che sulle strade italiane la situazione sta peggiorando”.
La Lombardia è al primo posto tra le regioni con il maggior numero di morti (29), seguita da Lazio (25), Emilia-Romagna (23) e Campania (22). Molti investimenti sono avvenuti sulle strisce, dove la mancata precedenza ai pedoni comporta la decurtazione di otto punti dalla patente, altri pedoni sono stati investiti mentre camminavano sul marciapiede. Il report, ricorda l’Asaps, non tiene conto dei gravi feriti che molto spesso perdono la vita negli ospedali anche a distanza di mesi: Istat infatti conta solo i decessi nei primi trenta giorni dal sinistro.
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