Amaro risveglio per chi doveva viaggiare con l'Alta Velocità in questa domenica. Un guasto tra Arezzo e Orvieto ha causato forti rallentamenti sulla linea Roma-Firenze, con ripercussioni significative su tutti i treni in transito. I tabelloni delle stazioni segnalavano ritardi fino a due ore, provocando inevitabili disagi per i passeggeri, che hanno affollato le biglietterie in cerca di informazioni e rassicurazioni su quando sarebbero riusciti a partire.
Il problema è iniziato alle 8 del mattino e si è risolto alle 9.55. Il guasto, comunicato ai passeggeri attraverso altoparlanti, a bordo dei treni e tramite i canali di infomobilità, è stato causato dalla disconnessione del sistema Rbc (Radio Block Center). Questo sistema è cruciale per fornire dati geografici specifici e chiavi crittografiche ai treni, determinando la loro posizione, velocità, direzione di marcia e spazio di frenata. L'Rbc calcola l'area di occupazione di ciascun treno, regolando la velocità per evitare collisioni impreviste.
I treni Alta Velocità sono stati deviati sulla linea convenzionale tra Orte e Orvieto, registrando così un aumento dei tempi di percorrenza fino a 80 minuti.Potrebbe interessarti
A metà mattinata, Trenitalia ha comunicato un progressivo ritorno alla normalità della circolazione ferroviaria grazie all'intervento dei tecnici di Rfi, che hanno ripristinato la piena funzionalità della linea, sebbene con rallentamenti significativi. Numerosi passeggeri sono rimasti in attesa per tutta la mattinata alla stazione di Firenze Santa Maria Novella, dove i ritardi hanno avuto ripercussioni anche su alcuni treni regionali.
Molti stranieri presenti nella stazione centrale del capoluogo toscano hanno aspettato con pazienza di partire per raggiungere altre città italiane. Situazione analoga alla Stazione di Roma Termini, dove italiani e turisti sono rimasti incollati ai tabelloni sperando di poter finalmente prendere il treno e proseguire il loro viaggio.







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